Il lancio di Battlefield 2042 è stato un disastro, tra bug, mancanze e problemi vari, e ora una petizione chiede a Electronic Arts che rimborsi il gioco a tutti quelli che ne facciano richiesta, senza porre condizioni.
Il modello da seguire per gli estensori, è quello di Cyberpunk 2077, di cui CD Projekt accordò i rimborsi per un certo periodo, senza che gli utenti dovessero spiegarne neanche il motivo (di fatto erano le condizioni del gioco che avevano generato un vero e proprio polverone).
La petizione, che si può raggiungere su change.org, è naturalmente esplicita sulle motivazioni della richiesta: "La pubblicazione di Battlefield 2042 è stata una presa in giro di chiunque lo abbia acquistato per 70 dollari a causa della pubblicità ingannevole di EA.
Battlefield 2042 è costato milioni di dollari di danni ai consumatori e ha fatto infuriare centinaia di migliaia di clienti in tutto il mondo.
Molte delle promesse fatte non sono state mantenute e il gioco era ingiocabile al lancio, come dimostrano numerosi resoconti dei clienti. Ancora oggi Battlefield 2042 ha dei bug che alterano profondamente l'esperienza di gioco, al punto da farlo sembrare non finito."
Difficilmente petizioni simili raggiungono il loro scopo, ma è interessante notare che il titolo di DICE sia diventato un grosso caso che dovrebbe far ragionare l'intera industria. Al momento di scrivere la notizia, la petizione ha superato le settemila firme.