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Breath of the Wild: hacker arrestato perché vendeva salvataggi contraffatti

In Giappone, un hacker è stato arrestato perché vendeva salvataggi contraffatti di The Legend of Zelda: Breath of the Wild.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   10/07/2021
The Legend of Zelda: Breath of the Wild
The Legend of Zelda: Breath of the Wild
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Un hacker cinese residente in Giappone, tal Ichimin Sho, è stato arrestato per aver venduto dei salvataggi contraffatti di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, una delle esclusive di maggior pregio di Nintendo Switch.

La vendita di quelli che Sho chiamava nella sua inserzione i "salvataggi definitivi" per il gioco di Nintendo è iniziata ad aprile di quest'anno, quindi poche settimane fa. Usandoli si ottenevano miglioramenti alle caratteristiche di Link e un maggior numero di oggetti rari. Il prezzo di questi salvataggi non era per nulla economico, visto che si parlava di 3.500 yen (circa 30€), ma il nostro hacker è riuscito comunque ad attirare un paio di clienti... oltre alla polizia della prefettura di Nigata.

Qualcuno potrebbe obiettare che dei salvataggi modificati non fanno del male a nessuno, soprattutto in un gioco single player. Vero, ma Sho ha comunque violato una legge giapponese che impedisce di fornire servizi che aiutino a superare i limiti tecnici messi dal detentore dei diritti.

Questo è il secondo caso in pochi mesi di hacker arrestato in Giappone a causa della vendita di materiale contraffatto. A gennaio era toccato a un uomo di Naogya, tradotto in carcere per aver venduto dei Pokémon custom per Pokémon Spada e Scudo.