Nei documenti inviati all'antitrust britannico, che sta indagando sull'acquisizione di Activision Blizzard, Microsoft afferma che oggi Call of Duty è un franchise meno rilevante a causa della concorrenza, oggi molto più agguerrita rispetto al 2005 - 2015.
Nello specifico qui Microsoft parla di concorrenza nel senso più ampio possibile del termine, quindi non solo sparatutto multiplayer come Battlefield (che tra l'altro non viene neppure menzionato, dando quindi indirettamente a ragione a Sony, che dice che l'IP di EA non può competere con Call of Duty), ma anche titoli di generi differenti come Elden Ring.
"Ci sono molti più giochi popolari disponibili nel mercato nel 2022 rispetto a quanti ce ne erano tra il 2005 e il 2015 (quando Xbox aveva alcuni diritti esclusivi sui contenuti di Call of Duty ndr), inclusi Fortnite, PUBG, Apex Legends, Elden Ring e molti altri", recita il documento. "Se non altro, l'importanza di Call of Duty come franchise era più grande nel 2005 - 2015."
Come le altre dichiarazioni inviate al CMA in merito all'Acquisizione, è chiaro che sia Sony che Microsoft stanno tirando acqua al proprio mulino, mostrandosi quanto più possibili "deboli" di fronte ai regolatori dell'antitrust britannico e sminuendo/sovrastimando il peso di Call of Duty sul mercato.
Detto questo il ragionamento di Microsoft non è del tutto sbagliato ed effettivamente rispetto a 10 - 20 anni fa oggi ci sono molti più giochi che possiamo considerare dei fenomeni di massa al pari di Call of Duty.
D'altro canto è anche vero che il mercato videoludico si è molto allargato rispetto al 2005 e che molti dei giochi più popolari sono titoli free-to-play, come PUBG, Apex Legends, Fortnite (citati da Microsoft) e Call of Duty: Warzone 2.0 (lo citiamo noi). Le affermazioni del colosso di Redmond tuttavia stridono con i risultati di Modern Warfare 2, che ha incassato un miliardo di dollari in dieci giorni, frantumando i record stabiliti dai giochi precedenti.