Randy Ficker, lo sviluppatore indipendente di Warzone, un gioco per iOS e Android, ha deciso di portare in tribunale Activision. Il celebre publisher, infatti, è accusato di avergli rubato il nome e averlo usato in Call of Duty: Warzone.
Ficker nel 2017 ha pubblicato su App Store e Google Play Store un gioco di discreto successo chiamato Warzone, capace di raggiungere i 750mila download. Quando nel 2020 ha scoperto che Activision aveva registrato il marchio "Call of Duty: Warzone" e "Warzone", Ficker ha cominciato a documentarsi su quello che poteva fare.
Perché è vero che lui non aveva mai registrato il nome ufficialmente, ma negli USA uno non ottiene i diritti di un marchio semplicemente registrandolo per primo. Quello che rende complesso il caso, infatti, è che Ficker stava utilizzando con pieno diritto il nome Warzone per un videogioco prima di Activision, e quindi può effettivamente avere dei diritti su di esso.
Per questo motivo lo sviluppatore indipendente ha chiesto lo 0,25% di tutti i profitti di Call of Duty Warzone. Una richiesta inammissibile per Activision, che ha offerto 10mila dollari. un cifra "neppure sufficiente a coprire i costi di avvocati e dominio web," secondo Ficker. Che vorrebbe almeno 60mila dollari per coprire le spese sostenuti fino a questo momento.
Le due parti stanno, quindi, ancora capendo come procedere e se riusciranno a trovare un accordo. Questo processo, inoltre, potrebbe fare giurisprudenza: in gioco c'è anche un precedente su come le grandi società possono ottenere i diritti di marchio, anche se il nome è già in uso da un'altra parte.