CD Projekt RED ha spiegato per bocca del director di Cyberpunk 2077, Gabe Amatangelo, che il passaggio a Unreal Engine 5 non significherà ripartire da zero sul piano degli strumenti di sviluppo.
Come ricorderete, l'anno scorso lo studio polacco ha annunciato The Witcher Remake, specificando che girerà su Unreal Engine 5 e prendendo dunque la decisione di abbandonare REDengine, il motore proprietario utilizzato fin dai tempi di The Witcher 2: Assassins of Kings.
"Non sarà come ripartire da zero", ha detto Amatangelo. "Spesso quando si prova a implementare queste cose, come la Ray Reconstruction, ci sono molte metodologie che è possibile applicare ai nuovi motori. Elementi di apprendimento e strategie di impostazione dell'architettura."
"Ebbene, se guardiamo alle cose che Unreal fa bene e alle cose che REDengine fa bene, ci sono alcune similitudini e alcune differenze, ma i nostri brillanti ingegneri hanno detto che 'considerando tutte le cose che sappiamo che voi folli creativi vorrete realizzare in futuro, qui c'è meno delta. Passiamo strategicamente all'UE5'."
Addio al REDengine
REDengine ha dunque dato la sua ultima prova con Cyberpunk 2077: Phantom Liberty, ma il motore grafico del team polacco non può essere definito obsoleto: il cambiamento è strategico e c'è ancora qualcosa da sistemare.
"Ci sono alcune cose che REDengine fa meglo di Unreal Engine e stiamo lavorando con Epic Games affinché si possa averle anche sul loro motore. È una questione di numeri: entrambi i sistemi consentono di fare cose incredibili e ci sono tante sfumature dietro, ma il punto è approcciare il lavoro così da poter essere in grado di fare di più. Non necessariamente meglio, ma di più."