Il blackout informatico che ha colpito milioni di computer in tutto il mondo la scorsa settimana, causando disagi a livello globale, ha portato CrowdStrike al centro di un'indagine del Garante della Privacy italiano. L'Autorità vuole verificare l'impatto del disservizio sui dati personali degli utenti e valutare eventuali violazioni.
Ma l'azienda è sotto osservazione anche gli Stati Uniti. Il CEO di CrowdStrike, George Kurtz, è stato convocato al Congresso per fornire spiegazioni su come sia stato possibile un disastro di tale portata e quali misure verranno adottate per prevenirne il ripetersi. La situazione sembra piuttosto seria, se non fosse che il modo scelto da CrowdStrike per scusarsi è risultato perlomeno... bizzarro. Seguiteci che facciamo il punto insieme della situazione.
CrowdStrike ha pubblicato sul proprio blog una valutazione preliminare dell'incidente, spiegando nel dettaglio la catena di eventi che ha portato al rilascio dell'aggiornamento difettoso. Una combinazione di bug nei software automatici di validazione e di mancato controllo umano, aggravata da alcune circostanze attenuanti, ha causato il caos.
Sorprendentemente, la patch problematica è stata in distribuzione solo per un'ora e mezza, ma è bastato questo breve lasso di tempo per mandare in tilt circa 8,5 milioni di macchine, secondo le stime di Microsoft. Nonostante la rapida individuazione della causa e lo sviluppo di una patch correttiva, il ripristino di tutte le macchine coinvolte è stato infatti un processo lungo e complesso, che ha richiesto l'impegno costante del personale IT per tutto il weekend. I disagi sono continuati anche nei giorni successivi, con migliaia di voli cancellati e attività commerciali interrotte.
La cosa bizzarra è che per porgere le proprie scuse, l'azienda ha offerto ai propri partner buoni Uber Eats del valore di 10 dollari. Daniel Bernard, Chief Business Officer di CrowdStrike, ha inviato un'email ai partner dell'azienda riconoscendo il lavoro extra causato dall'incidente del 19 luglio e offrendo un buono pasto come segno di gratitudine. Alcuni destinatari hanno però segnalato problemi nell'utilizzo del buono, che è stato successivamente annullato da Uber a causa dell'elevato tasso di utilizzo.
Non faremo del facile umorismo qui, anche perché sappiamo tutti il caos CrowdStrike è stato colpa dell'UE che impedisce a Windows di essere sicuro. Quindi lasceremo la palla a voi. Diteci, che cosa ne pensate di tutta la situazione? Anche voi come CrowdStrike avreste inviato un buono sconto per del cibo come segno di scuse, scommettendo sul fatto che quando i partner sono arrabbiati è quasi sempre perché sono affamati? Diteci la vostra nei commenti qua sotto.