Death Stranding continua ad essere uno degli appuntamenti più attesi in questa parte conclusiva del 2019. Al Tokyo Game Show 2019 sono state mostrate corpose sequenze di gameplay, che lasciano comunque aperti ancora molti interrogativi sull'effettiva natura dell'opera concepita da Hideo Kojima.
Nell'intervista pubblicata quest'oggi, la stessa nella quale il designer ha fatto un parallelismo tra Death Stranding e 1984 di George Orwell, la redazione di Game Informer ha chiesto all'autore se ci sia stato qualcuno che vedendo il suo progetto ha dimostrato di coglierne l'essenza già al primo sguardo.
Ebbene, a quanto pare quel qualcuno risponde al nome di George Miller, il regista della saga di Mad Max. "Specialmente i creatori sono stati veloci a capire. Come il regista George Miller, che per me è una sorta di mentore. Nel 2017 andai in Autralia. Avevo solo un trailer e gli spiegai alcune cose a voce. George Miller mi disse: 'in tutti gli aspetti hai ragione. Matematicamente, psicologicamente, fisicamente, filosoficamente'", racconta Kojima.
"A quel punto iniziò a disegnare un diagramma, aveva una teoria perciò disse: 'ciò che stai provando a fare è corretto'. Avrei dovuto registrarlo! Avrei dovuto inviarlo al mio staff! È stato un momento davvero felice."
Vi ricordiamo che la data di lancio di Death Stranding è prevista per l'8 novembre su PlayStation 4. Hideo Kojima ha recentemente dichiarato di pensare già a un sequel.