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Dell, vendite dei PC crollate, tagliati 6.650 posti di lavoro

Dell è stata colpita duramente dalla crisi del mercato PC, con vendite sottotono che hanno fatto crollare i ricavi, portando a un taglio di 6.650 posti di lavoro.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   06/02/2023
Dell, vendite dei PC crollate, tagliati 6.650 posti di lavoro

Dell ha licenziato 6.650 persone a causa del crollo delle vendite dei PC desktop e laptop. La vendita dei PC è crollata negli ultimi tempi per tutti i maggiori produttori, a causa delle condizioni economiche globali, degli strascichi della pandemia e dell'aumento innaturale dei prezzi per il consumatore finale. La perdita di posti di lavoro è stata consistente in tutto il settore tecnologico.

Come spiegato dal capo di Dell, Jeff Clarke, il mercato continua a erodersi e c'è bisogno di prendere decisioni sempre più drastiche.

I licenziamenti di Dell comporteranno una profonda riorganizzazione interna, con dei veri e propri reset in diversi settori. Con il taglio occupazionale, Dell tocca il suo minimo degli ultimi sei anni per quello che riguarda il numero di dipendenti, facendo segnare un -39.000 rispetto al mese in cui è iniziata la pandemia, ossia gennaio 2020.

Dell ha avuto enormi benefici dalla pandemia, viste le maggiori vendite fatte a causa dei confinamenti in casa. Finito il boom, la dipendenza della compagnia dalla vendita di computer (55% dei suoi ricavi) si è fatta sentire, soprattutto in un'economia in cui il potere di acquisto dei consumatori è stato completamente eroso.

Stando alle compagnie di analisi di mercato Gartner e IDC, le vendite di Dell nel 2022 sono calate del 16% rispetto al 2021 e del 37% solo nell'ultimo trimestre fiscale. Si tratta di uno dei maggiori cali tra i grandi produttori di PC (solo Acer ha fatto peggio).