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Dolphin, l'emulatore Nintendo Gamecube e Wii, non arriverà più su Steam

L'emulatore Nintendo Gamecube e Wii, Dolphin, non arriverà più su Steam, con gli sviluppatori che abbandonano gli sforzi al riguardo.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   21/07/2023
Dolphin, l'emulatore Nintendo Gamecube e Wii, non arriverà più su Steam

Il Dolphin non arriverà più su Steam, ora c'è un'ulteriore certezza al riguardo considerando che il team responsabile dell'emulatore Nintendo Gamecube e Wii ha abbandonato i tentativi di lanciare il proprio software all'interno dello store Valve.

Questo arriva in seguito alla rimozione di Dolphin da Steam, avvenuta direttamente per mano di Valve in collaborazione con Nintendo. Come era stato spiegato dalla stessa compagnia, è stata Valve a muoversi attivamente per togliere l'emulatore dallo store, temendo una reazione da parte della casa di Kyoto, sempre molto attenta alla tutela delle proprietà intellettuali del proprio catalogo.

A quanto pare, la richiesta di Valve per inserire l'emulatore su Steam era l'approvazione da parte di Nintendo, cosa giudicata semplicemente "impossibile" dallo stesso team di sviluppatori, che dopo qualche tentativo hanno deciso di abbandonare l'idea di distribuire l'emulatore attraverso lo store in questione.

Dolphin: le affermazioni degli sviluppatori

"Valve gestisce il suo store e può stabilire qualsiasi condizione vuole per il software al suo interno, ma data la posizione netta di Nintendo sull'emulazione, troviamo la richiesta di Valve di ottenere l'approvazione di Nintendo per un rilascio su Steam sostanzialmente impossibile", ha riferito il team.

In effetti, l'antifona era piuttosto chiara, considerando che, in una lettera diretta a Valve, Nintendo aveva riferito in precedenza di richiedere "specificamente che la scritta in arrivo sulla pagina di Dolphin venga rimossa e di assicurarsi che l'emulatore non esca su Steam in futuro", con una richiesta alquanto minacciosa.

Il team di Dolphin ha comunque voluto chiarire che la propria intenzione era muoversi all'interno delle regole, sostenendo che l'emulatore non è progettato "principalmente per violare le regole del mercato", tuttavia gli sviluppatori si sono resi conto che una causa legale sarebbe stata comunque insostenibile.