La cosa non è stata molto pubblicizzata come accade per altre console, ma oggi (ovvero il 27 novembre, secondo il fuso orario del Giappone) ricorre il ventennale dell'uscita di Sega Dreamcast sul mercato, almeno per quanto riguarda il Giappone.
Il 27 novembre del 1998, in Giappone, Sega lanciava infatti la sua console dei sogni: un 128-bit decisamente avanti rispetto ai tempi e alla concorrenza diretta, che mostrò agli occhi stupiti dei videogiocatori in tutto il mondo le nuove meraviglie tecnologiche che potevano essere raggiunte con il fantascientifico hardware sviluppato da Sega. Si trattava di una macchina impressionante, sviluppata in collaborazione con NEC, Hitachi e Yamaha per metterne insieme i componenti e nonostante tutto la penuria di questi costrinse a un lancio fortemente dilazionato in occidente, con Dreamcast che arrivò solo l'anno successivo in nord America, nel settembre del 1999 e a ottobre in Europa.
Purtroppo, nonostante la potenza a una lineup di tutto rispetto, oltre al successivo arrivo di titoli seminali come Shenmue, il Dreamcast non è riuscito a risolvere le questioni finanziarie di Sega, aggravandone anzi in ultima istanza la situazione e restando l'ultima console prodotta dalla compagnia nipponica. È di qualche giorno fa il recupero di un interessante retroscena secondo cui il presidente di Sega, Okawa, chiese a Microsoft di accordarsi per poter trasferire su Xbox tutti i giochi del Dreamcast ormai morente.