Embracer Group ha fatto numerose acquisizioni negli ultimi anni, compresa quella di Gearbox, lo studio dei Borderlands. In totale ha speso 8,1 miliardi dollari, ma non intende fermarsi, perché nei prossimi anni vuole spendere una cifra simile per altrettante acquisizioni. L'obiettivo è quello di diventare il primo editore europeo per capitalizzazione.
Insomma, dobbiamo attenderci altre acquisizioni, dopo le 62 avvenute dal 2020 a oggi. A dichiararlo è stato Lars Wingefors, il CEO della compagnia, al Financial Times, cui ha svelato anche alcuni dei piani del gruppo. Ad esempio Embracer investirà nei free-to-play e in nazioni quali il Regno Unito, gli Stati Uniti, la Polonia, la Francia e la Cina.
Embracer ha un valore di mercato di 9,9 miliardi di dollari e conta la bellezza di 115 studi interni, nonché di dieci gruppi operativi, tra i quali THQ Nordic, Koch Media/Deep Silver, Saber Interactive e Gearbox Software.
Da notare che proprio recentemente Embracer ha dimostrato di volersi espandere oltre il mondo dei videogiochi acquisendo Asmodee a dicembre 2021 e Dark Horse Media il mese scorso. Il titolo più recente lanciato da Embracer Group è Tiny Tina's Wonderlands, che ha ricevuto molti apprezzamenti dalla critica.
Dal punto di vista della gestione di un simile colosso, Wingefors ha svelato che le decisioni non vengono prese da un singolo centro di potere, questo perché non si vuole appesantire la struttura con troppi livelli decisionali, stabilendo un controllo troppo oppressivo sugli autori. Il modello di business seguito è basato sul numero di giochi lanciati: "Se puoi fare solo un gioco, il rischio d'impresa è davvero alto, ma se ne fai duecento, come noi, il rischio d'impresa si riduce."