Il Consiglio dei Ministri ha recentemente dichiarato l'investimento di Silicon Box a Novara di "interesse strategico nazionale". Questo importante passo faciliterà l'iter burocratico per la realizzazione dell'impianto, destinato all'assemblaggio di chiplet di nuova generazione. L'investimento complessivo ammonta a 3,2 miliardi di euro, con un contributo pubblico inferiore al 40%.
Silicon Box, una startup con sede a Singapore, si è distinta per la sua tecnologia innovativa nell'interconnessione dei chiplet. I chiplet sono piccoli componenti semiconduttori che, combinati, formano chip più complessi, come i processori. La tecnologia di Silicon Box consente di collegare questi chiplet attraverso connessioni estremamente corte, migliorando le prestazioni complessive e riducendo i colli di bottiglia.
L'impianto di Novara si occuperà della fase finale della produzione dei chip. I wafer, prodotti altrove, saranno inviati a Novara per essere rifiniti. Qui, i singoli die saranno separati, interconnessi, testati e infine confezionati. Questo tipo di impianto, dedicato alla fase finale della produzione, riveste un ruolo strategico nel panorama dell'industria dei semiconduttori. L'impianto di Novara avrà un impatto significativo sull'occupazione, con la creazione di 1.600 posti di lavoro diretti altamente qualificati e ulteriori 2.000 impieghi nella catena di fornitura. Durante la fase di costruzione, si stima che saranno attivati altri 1.000 posti di lavoro temporanei.
L'investimento di Silicon Box rappresenta un'opportunità unica per l'Italia di rafforzare la propria posizione nel settore dei semiconduttori. Sebbene l'investimento sia ancora in attesa dell'approvazione della Commissione Europea per quanto riguarda gli aiuti di Stato, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso si è detto fiducioso circa un esito positivo.
E voi che cosa ne pensate? Come vedete il futuro della produzione dei chip nei prossimi anni? Diteci la vostra nei commenti qua sotto.