Kotaku ha pubblicato un report in cui alcuni sviluppatori di Bethesda accusano la compagnia di aver imposto periodi di cruch insostenibili durante i lavori su Fallout 76, aggravati da una gestione del personale e del progetto apparentemente pessima.
"Nessuno voleva far parte di quel progetto perché mangiava le persone. Distruggeva le persone", ha dichiarato un ex sviluppatore di Fallout 76. "La quantità di persone che si sono occupate di quel progetto e poi hanno lasciato Bethesda è piuttosto alta".
Nel report si parla di periodi di crunch prolungati nei mesi antecedenti all'uscita del gioco, con turni di lavoro di 10 ore al giorno per sei giorni la settimana prima del lancio della beta del 14 novembre 2018, che come sappiamo non venne accolta calorosamente per via dei numerosi problemi presenti.
A tal proposito il report parla anche delle testimonianze di alcuni addetti al QA testing, che affermano che spesso gli veniva richiesto di fare degli straordinari, anche quando in realtà il loro contributo era del tutto inutile. Si parla ad esempio di come a un tester sia stato chiesto di lavorare nel weekend perché l'ultima versione del gioco all'epoca richiedeva un fix. Il tester in seguito avrebbe scoperto che il team di sviluppo non aveva implementato la correzione e che qualsiasi lavoro svolto sulla build non corretta sarebbe stato inutile.
Sempre gli ex-QA Tester di Fallout 76 affermano che gli straordinari venivano ricompensati equamente e durante i turni "veniva offerta anche della pizza gratis", ma che le condizioni lavorative erano talmente stressanti che il gioco non valeva la candela.
"Abbiamo fatto gli straordinari, ma tutti i soldi del mondo a quel punto non contano... Quando lavoravamo nel fine settimana, ci prendevano la pizza... Ci vuole tempo per, sai, uscire fuori da una certa mentalità e rendersi conto, sì, ci stanno dando qualcosa gratuitamente, ma non ne vale la pena. Ed è più o meno lo stesso con i soldi per gli straordinari. Sì, sono più soldi. Ma a quale costo?", afferma uno dei tester.
Tra le fonti di stress per i QA Tester, oltre ai turni di lavoro massacranti, c'erano anche le numerose critiche dei giocatori, con annesse minacce di morte, e la pressione costante di essere sorvegliati dai superiori: si parla anche di pause cronometrate e impiegati che venivano controllati quando andavano al bagno.
Oltre al crunch, nel report di Kotaku si parla di come Bethesda abbia gestito in maniera tutt'altro che ottimale la gestione di Fallout 76, trasferendo sviluppatori da tutti i reparti di Zenimax per risollevare le sorti del gioco, con inevitabili ripercussioni sullo sviluppo di altri progetti come Redfall e Starfield.
Alcune delle fonti di Kotaku affermano che i team non avessero una direzione coerente per Fallout 76 durante il suo ciclo di sviluppo iniziale. Una di queste afferma che Todd Howard avrebbe dovuto essere il responsabile del gioco, ma che ha trascorso la maggior parte del suo tempo a lavorare su Starfield, che secondo quanto riferito ha iniziato lo sviluppo dopo la pubblicazione di Fallout 4 nel 2015.
Una fonte ha detto a Kotaku che i suoi subordinati chiamavano Howard il "gabbiano" in quanto non si occupava attivamente del progetto finché non "volava più tardi e cagava su un'idea" creando scompiglio nel team dei designer. Un'altra fonte riteneva che Howard fosse un executive producer decente, anche se con una filosofia di design "più grande è meglio" che talvolta si rivela controproducente.
Sempre secondo le fonti di Kotaku, la dirigenza di Bethesda non aveva previsto le sfide della produzione di un gioco come Fallout 76 e presumeva che assegnare sviluppatori senior "rockstar" con una vasta esperienza in Elder Scrolls e Fallout per giocatore singolo nel team di Fallout 76 avrebbe appianato qualsiasi difficoltà nella realizzazione di un gioco dal vivo, ma come sappiamo non è bastato.
Oltre ai problemi per il QA Testing, alcuni designer avrebbero sollevato delle perplessità su temi come il griefing, problemi di stabilità del multiplayer e checkpoint dele missioni, ma spiegano che e le loro preoccupazioni sono state respinte o rinviate dal management.
Nel lungo report di Kotaku si parla anche di come il Creation Engine non si adattasse bene a un gioco multiplayer live service, creando numerosi imprevisti di natura tecnica. Addirittura le fonti della testata affermano che in realtà Fallout 76 ha avuto tutto il QA Testing necessario e che i problemi al lancio erano ben noti all'interno dello studio, ma che semplicemente era impossibile risolverli tutti prima della pubblicazione del gioco. Il team di sviluppo sapeva bene che avrebbe deluso i fan e auspicava per un rinvio, che tuttavia non è mai avvenuto.
Per il momento Bethesda non ha rilasciato nessun commento ufficiale riguardo alle informazioni riportate nell'articolo di Kotaku.