Un interessante retroscena sulla storia della serie FIFA è emerso da TimeExtension, che ha avuto modo di parlare con Tom Stone, ex-vice presidente per il marketing europeo di EA, il quale ha svelato che la licenza FIFA sarebbe potuta andare in esclusiva a PlayStation, ma che poi Sony rifiutò l'affare.
La questione avvenne nel 1997 e si trattò, a quanto pare, di una vera e propria manovra nascosta avvenuta alle spalle di Electronic Arts, tanto da adirare anche le alte sfere del publisher, che già aveva lanciato vari capitoli della serie.
In base a quanto riferito, ISL, la compagnia che all'epoca era responsabile della gestione del branding FIFA, contattò in segreto PlayStation Europe per concedere i diritti della serie in esclusiva mondiale a Sony, il tutto tenendo EA all'oscuro.
Chris Deering, all'epoca presidente di Sony PlayStation Europe, contattò Stone e gli riferì della proposta ricevuta, cosa che non fu presa molto bene. "State scherzando! Davvero? ISL vi ha contattato per concedervi l'esclusiva mondiale di FIFA? Dopo tutto quello che abbiamo fatto per loro?" Sono le parole che Stone disse all'epoca, almeno in base a quanto riferito nell'articolo.
Deering, tuttavia, valutò più importante mantenere i buoni rapporti con EA piuttosto che appropriarsi in tal modo della licenza, e fece presente a Stone di non voler firmare il contratto, a meno che non fosse EA a non riuscire a trovare un accordo con ISL.
Sony scelse di non inimicarsi EA
"Ovviamente Chris guardava al quadro generale del supporto fornito da EA a PlayStation in tutto il mondo", ha spiegato Stone, "Penso che sarebbe stata una conversazione interessante se Sony avesse firmato quell'accordo. Credo che EA avrebbe reagito molto male".
L'episodio dimostra anche come i rapporti tra EA e FIFA siano sempre stati piuttosto fragili, nonostante la collaborazione sia comunque andata avanti per quasi trent'anni. C'è anche da dire che, all'epoca, Sony non aveva probabilmente bisogno di assicurarsi l'esclusiva della serie, considerando la presa che aveva già sul pubblico e il fatto che potesse contare su esclusive anche senza particolari accordi gravosi, ma col senno di poi un cambio del genere avrebbe probabilmente modificato il panorama del mercato videoludico.