Final Fantasy 7 Rebirth arriverà nei negozi a circa quattro anni dall'uscita del predecessore. Parliamo di tempi tutto sommato brevi nell'ambito del mercato tripla A, tanto più se pensiamo che il mondo di gioco questa volta sarà molto più vasto, il che per forza di cose ha richiesto un maggiore impegno da parte degli sviluppatori. Il segreto dietro a questa grande efficienza produttiva? Ce lo spiega Naoki Hamaguchi.
In un'intervista con Bloomberg, il director di Final Fantasy 7 Rebirth ha spiegato che il merito è un elemento a cui altri studi di sviluppo non sembrano dare priorità, ovvero l'alchimia tra i membri del team. Stando alle sue parole, infatti, l'80 - 90% del team originale di Final Fantasy 7 Remake sta lavorando anche a Rebirth, il che ha permesso una maggiore produttività, anche durante il picco della pandemia da Covid-19.
"Era abbastanza chiaro a chi rivolgerci se avevamo una certa domanda o un problema da risolvere", ha detto Hamaguchi. "Siamo stati in grado di lavorare insieme come una squadra, ottenendo questo grande flusso e ritmo di sviluppo del gioco".
Le ultime novità su Final Fantasy 7 Rebirth
Con l'avvicinarsi della data di uscita di Final Fantasy 7 Rebirth, fissata al 29 febbraio 2024 su PS5, Square Enix sta condividendo un numero maggiore di informazioni sulla nuova avventura di Cloud e compagni.
Ad esempio, durante il recente Thailand Game Show 2023 sono state mostrate nuove sequenze di gameplay dedicate ai minigiochi, mentre sempre da un'intervista concessa da Hamaguchi abbiamo appreso che il momento "che tutti conoscete" avrà una grossa sorpresa.