Fortnite continua ad essere al centro della disputa legale tra Apple ed Epic Games, con la compagnia di Cupertino che dopo le manovre di Epic passa al contrattacco, muovendo un'accusa ufficiale, in sede legale, per comportamenti scorretti e ingannevoli.
Come è noto, tutta la questione è partita ad agosto, quando Epic Games ha "sfidato" Apple e Google inserendo un nuovo sistema di pagamento su mobile per gli oggetti di Fortnite, bypassando il sistema degli store e di fatto evitando di pagare la percentuale prevista sugli incassi alle due compagnie.
In tutta risposta, pochi giorni dopo Fortnite è stato rimosso dall'App Store e da lì è partita una lunga e accesa diatriba che a quanto pare Epic Games aveva già preparato con cura da un po' di tempo, considerando l'offensiva mediatica che è riuscita a mettere in piedi a stretto giro, dal trailer che si rifà al celebre spot su 1984 alle varie iniziativa anti Apple "FreeFortnite".
Nonostante questo, Apple ha continuato tranquillamente per la sua strada, mantenendo Fortnite fuori dall'App Store e rimuovendo completamente il profilo di Epic games da iOS.
Epic Games si è dunque impegnata per vie legali per chiedere alla corte di fermare Apple e consentire il reinserimento di Fortnite su App Store e il supporto per Unreal Engine su iOS, considerando peraltro che il gioco ha perso il 60% degli utenti iOS, ma anche Apple è andata al contrattacco.
Apple ci è andata alquanto pesante descrivendo la situazione e il comportamento di Epic Games: "L'accusa di Epic si basa solo su un disaccordo riguardante soldi", ha scritto la compagnia di Cupertino nella sua risposta inviata alla corte. "Sebbene Epic si dipinga come un nuovo Robin Hood corporativo, in realtà è una compagnia multi-miliardaria che semplicemente non vuole pagare nulla per l'enorme valore che deriva da App Store", facendo notare come da tale store siano arrivati oltre 600 milioni di dollari a Epic Games.
Apple ha poi descritto il comportamento di Epic Games come profondamente scorretto, visto che la compagnia ha usato un "hotfix" per bypassare il pagamento attraverso App Store, agendo "a sangue freddo" come una sorta di furto. Ha poi descritto il comportamento successivo di Epic come una "rappresaglia", effettuata portando avanti una "narrazione egocentrica".