Lo scontro tra Fortnite e Apple è giunto a un primo verdetto, quello pronunciato dal giudice Yvonne Gonzalez Rogers, secondo cui la casa di Cupertino ha agito legittimamente nel rimuovere il gioco dal proprio store ma non può permettersi di bandire l'Unreal Engine.
Come certamente saprete, alcuni giorni fa Fortnite è stato rimosso dall'App Store in quanto introduceva un sistema di pagamento non in linea con le politiche Apple. Si trattava tuttavia di un'operazione che Epic Games meditava da tempo, come dimostra il trailer in stile 1984 realizzato per l'occasione e la conseguente causa legale.
Secondo Epic Games, Apple dovrebbe abbassare la propria quota su qualsiasi acquisto effettuato tramite App Store e rendere la piattaforma più libera per tutti gli sviluppatori, mentre la versione della controparte è che questo attacco sia dovuto al diniego di un trattamento di favore.
Ad ogni modo, questo primo verdetto non chiude la questione né rappresenta un'anticipazione rispetto alla conclusione della causa legale, stando alle parole del giudice. Bisognerà infatti attendere il 28 settembre per un primo ascolto delle ragioni di Epic Games.
Tuttavia è chiaro che il mancato ripristino di Fortnite su App Store si tradurrà in un ulteriore danno e in mancate entrate per il team di sviluppo, che in questo momento ha messo al sicuro solo il supporto per l'Unreal Engine sulla piattaforma Apple.