Forza Horizon 5, come ormai la maggior parte dei giochi con funzioni online, ha un filtro del linguaggio per evitare che i giocatori usino dei nickname sconvenienti o offensivi. Come spesso capita, però, a farne le spese sono anche persone completamente innocenti, che hanno come unica colpa quella di avere dei nomi particolari.
Inevitabilmente, alcuni si sono ritrovati il loro nome proprio bandito da Forza Horizon 5 e non l'hanno presa proprio benissimo. Ad esempio l'utente Osama Dorias ha scoperto suo malgrado che il suo nome di battesimo rientra tra i contenuti inappropriati, probabilmente perché lo stesso di Osama Bin Laden, ed è stato costretto a cambiarlo in gioco.
Qualcosa di simile è successa all'utente Nazih Fares. Immaginiamo di non dover spiegare perché il filtro legga la parola "Nazih" come inappropriata. Va detto che il nostro pare avere avuto lo stesso problema in molti altri giochi, quindi non è stato troppo stupito del ban da Forza Horizon 5.
Secondo Malek Teffaha di Ubisoft, che è intervenuto nella discussione creata da questa situazione, sarebbe ora che i giochi la smettessero di bandire i nomi comuni, lasciando agli utenti l'onere di segnalare gli abusi: "Se volete essere inclusivi, dovete essere inclusivi su tutti i fronti."
In effetti per le persone che si ritrovano il loro nome bandito la vita online deve essere abbastanza frustrante. In fondo perché dovrebbero vergognarsi di come si chiamano?