GameStop lunedì ha lanciato la versione beta del suo marketplace di NFT, ma a quanto pare non si sta rivelando un grande successo economicamente parlando. Nonostante si tratti di un passo importante per la compagnia, che ora a tutti gli effetti è una dei protagonisti nel panorama degli NFT a tema videoludico, stando alle stime di ArsTechnica ha incassato meno di 45.000 dollari netti nel giorno di debutto.
L'analisi è basata sui dati pubblici condivisi dalla pagina web del markeplace di NFT di GameStop. Al momento il negozio offre una selezione di 54.000 NFT differenti (molti dei quali sono disponibili in molteplici edizioni limitate) che fanno parte di circa 250 collezioni. Il volume totale delle vendite dirette e quelle successive di seconda mano ammontavano a circa 1.835 ethereum martedì pomeriggio, pari a circa 1,89 milioni di dollari.
GameStop ottiene il 2,25% su ogni NFT acquistato tramite il suo marketplace (dato che gli oggetti venduti sono di creatori di terze parti) e da tutte le transazioni successive, il che significa che nel primo giorno ha incassato solo 44.500 dollari con i tassi di cambio attuali.
Se confrontati ai 6 miliardi di dollari di vendite nette (16,5 milioni di dollari al giorno) registrati dalla compagnia lo scorso anno, parliamo fondamentalmente di briciole. Stando alle stime di ArsTechnica, se i ricavi giornalieri rimarranno costanti per un anno, le entrate complessive degli NFT rappresenterebbero per GameStop circa lo 0,27% di quelle dell'anno fiscale 2021.
Detto questo, parliamo di un marketplace appena avviato e che potrebbe registrare numeri ben superiori in futuro. Inoltre, c'è da considerare che gli NFT per GameStop hanno dei costi di gestione nettamente inferiori rispetto al tradizionale business tramite negozi fisici e acquisti di giochi online, come quelli relativi al personale, lo stoccaggio della merce, spedizioni e cosi via.