Dal panel su God of War organizzato al Devcom a Colonia sono emersi altri particolari retroscena sullo sviluppo del gioco, illustrati dal director Cory Barlog.
Abbiamo già visto come uno dei primi prototipi di God of War apparisse alquanto diverso dal risultato finale del gioco, ma a quanto pare il primissimo messo insieme dal team di Sony Santa Monica era ancora più spartano. Secondo quanto riferito da Barlog, il primo prototipo in assoluto distribuito in forma giocabile internamente, unicamente per mostrare le caratteristiche di base del gioco, era caratterizzato da un basso frame-rate, da grafica estremamente basilare da risultare "terribile" e dalla mancanza di varie caratteristiche di gioco diventate poi fondamentali per il gameplay, come il lancio dell'ascia e la meccanica del richiamo.
Sembra che lo stesso Shuhei Yoshida, capo dei Worldwide Studios di Sony, sia rimasto alquanto inorridito nel corso della sua prova sul primo prototipo di God of War, andandosene alla fine della sessione senza dire una parola a Barlog. Secondo quanto riferito, solo con la prova del secondo prototipo, molto più rifinito in termini tecnici e di gameplay, Yoshida ha iniziato a capire meglio e apprezzare il lavoro svolto dagli sviluppatori. Tra le altre informazioni emerse nel corso del panel al Devcom, siamo venuti a sapere che per un certo periodo Santa Monica è stata in dubbio sull'ambientare God of War nella mitologia norrena o in quella egizia.
