Stando a delle voci considerate attendibili, Google starebbe realizzando una sua console da gioco per fare concorrenza a PS5 e Xbox Scarlett. A riportare di nuovo a galla la console di Google è stato il solito Jason Schreier di Kotaku, che ha raccolto in merito le indiscrezioni di cinque insider. Ovviamente sono voluti tutti rimanere anonimi.
Per ora dell'hardware non si sa nulla, ma a quanto pare Google si sta muovendo per mettere alcuni studi di sviluppo sotto la sua ala, per integrare la console con una piattaforma di streaming e per dotarla di un hardware decente.
Google starebbe si starebbe interessando al mondo dei videogiochi dal 2014 e avrebbe tentato di acquisire Twitch prima dell'intromissione di Amazon. In passato si era parlato anche di una sua console Android, simile a Fire TV di Amazon, ma non si è mai palesata.
Ora, a quanto pare, le cose si sarebbero fatte più concrete. Alla GDC 2018 un rappresentante di Google avrebbe incontrato diversi big del mondo dello sviluppo per parlare della sua nuova piattaforma di streaming di videogiochi, nome in codice Yeti. Qualche settimana fa Google è stata anche all'E3 2018 di Los Angeles alla ricerca di interi studi di sviluppo da acquisire.
La piattaforma di streaming dovrebbe funzionare alla stregua di quanto visto con GeForce Now e dovrebbe permettere di giocare con i titoli più complessi anche su PC non proprio potentissimi (immaginate di giocare a The Witcher 3 su un Chromebook). Giusto oggi parlavamo di come lo streaming sia considerato dai big dell'industria il futuro del mondo dei videogiochi. Non è chiaro quali sarebbero le differenze rispetto ad altre piattaforme simili, anche se vocifera della completa integrazione con YouTube.
La console di Google dovrebbe essere legata in qualche modo a Yeti, il che non permette di capire a che livello competerà con la nuova PlayStation e la nuova Xbox: avrà un hardware potente e consentirà anche lo streaming dei giochi? Oppure sarà un hardware economico che punterà tutto sui nuovi servizi digitali?
Per ora non si sa molto altro in merito alle mosse di Google. Comunque questo interesse per il mondo dei videogiochi spiegherebbe come mai a gennaio ha assunto Phil Harrison, un veterano dell'industria che ha lavorato sia per Sony, sia per Microsoft.