Ci troviamo in un periodo in cui le questioni legate al gender, dunque le eventuali discriminazioni o anche la percezione del sesso in ambito sociale e culturale, sono giustamente molto discusse e in evidenza, cosa che sta portando a una trasformazione generale delle politiche e dei costumi, come dimostra questa particolare soluzione adottata da Google per evitare di incappare in problemi legati ad argomenti del genere.
Tra le conseguenza di questa sensibilizzazione sugli argomenti legati al sesso emergono anche soluzioni alquanto limitanti, derivanti proprio dal voler mettere le mani avanti per non incorrere in eventuali problemi: per questo motivo, per esempio, Google ha deciso di eliminare completamente i pronomi personali con riferimento al sesso della persona dal sistema di completamento automatico del testo inserito con un aggiornamento di maggio scorso, chiamato Smart Compose. Si tratta di un sistema piuttosto avanzato che, attraverso l'intelligenza artificiale, fornisce dei suggerimenti per la composizione automatica di un testo, una sorta di versione evoluta del completamento automatico e del testo predittivo, insomma. Solo che, a quanto pare, da questo sistema sono stati rimossi completamente i termini con accezione sessuale, come "lui", "lei", "egli", "ella" e quant'altro, almeno nella versione in inglese (ovvero "him", "her" e simili).
Il product manager di Gmail, Paul Lambert, ha spiegato che il problema è emerso quando si è provato a scrivere una frase in cui emergeva automaticamente il pronome "him" invece di "her". La questione avrebbe generato una semplice gaffe che però, visto il momento socio-politico attuale, viene presa molto sul serio dalle compagnie sul mercato. "Non tutti gli errori sono equivalenti", ha affermato Lambert al riguardo, il gender è una "cosa grande, troppo grande" per trattarla in maniera sbagliata. Inizialmente, i progettisti hanno cercato di elaborare algoritmi in grado di correggere il problema ma sembra che le "preferenze" in fatto di genere su alcuni argomenti siano comunque rimaste intatte, portando dunque alla soluzione più drastica e più semplice: l'eliminazione completa dei riferimenti al sesso delle persone nel testo, almeno per il momento. Ovviamente, la questione funziona abbastanza bene in inglese ma in italiano diventa decisamente più complicata.