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Google: multa da 102 milioni di euro per abuso di posizione dominante contro Enel X

L'Antitrust italiana ha deciso di comminare una multa da 102 milioni di euro contro Google per abuso di posizione dominante contro l'app Enel X.

NOTIZIA di Luca Forte   —   13/05/2021

L'Antitrust italiana ha deciso di comminare una multa da 102 milioni di euro contro Google Italia. Secondo l'authority, infatti, il colosso della tecnologia avrebbe utilizzato la sua posizione dominante per ostacolare la diffusione dell'app Enel X sui veicoli Android per favorire l'utilizzo di Google Maps.

Antitrust sostiene, infatti, che "attraverso il sistema operativo Android e l'app store Google Play, il motore di ricerca Google detiene una posizione dominante che le consente di controllare l'accesso degli sviluppatori di app agli utenti finali". Per questo la scelta di impedire di installare l'app Enel X su Android Auto avrebbe creato forti ripercussioni sulla diffusione della stessa, vista la posizione dominante di Google nel mercato della tecnologia.

In Italia "circa i tre quarti degli smartphone utilizzano Android. Inoltre Google è un operatore di assoluto rilievo, a livello globale, nel contesto della cosiddetta economia digitale e possiede una forza finanziaria rilevantissima".

Nel 2019 Google aveva impedito a Enel X di installare l'app JuicePass su Android Auto, limitando "le possibilità per gli utenti di utilizzare l'app di Enel X Italia quando sono alla guida di un veicolo elettrico e hanno bisogno di effettuare la ricarica. In tal modo Google ha favorito la propria app Google Maps, che può essere utilizzata su Android Auto e consente servizi funzionali alla ricarica dei veicoli elettrici, attualmente limitati alla ricerca di colonnine di ricarica e alla navigazione ma che in futuro potrebbero comprendere altre funzionalità, per esempio la prenotazione e il pagamento".

La sede di Google Italia a Milano.
La sede di Google Italia a Milano.

In questi due anni l'app JuicePass non è mai stata pubblicata su Android Auto, una cosa che potrebbe aver compromesso le possibilità di Enel X Italia di crescere in un mercato in espansione.

Google si è invece difesa dicendo che "la priorità numero uno di Android Auto è garantire che le app possano essere usate in modo sicuro durante la guida. Per questo abbiamo linee guida stringenti sulle tipologie di app supportate, sulla base degli standard regolamentari del settore e di test sulla distrazione al volante. Le applicazioni compatibili con Android Auto sono migliaia e il nostro obiettivo è consentire ad ancora più sviluppatori di rendere le proprie app disponibili nel tempo. Siamo rispettosamente in disaccordo con la decisione dell'Agcm, esamineremo la documentazione e valuteremo i prossimi passi".

Ma evidentemente queste motivazioni non sono riuscite a convincere il garante che, oltre alla multa, ha obbligato Google a mettere a disposizione di Enel X e di altri sviluppatori di app gli strumenti utili per la programmazione di app Android Auto.