Il servizio Google News potrebbe chiudere in Europa per colpa della "Tassa sui link" che si applica per l'utilizzo delle notizie. Questa misura, approvata lo scorso 12 settembre dall'Europarlamento, è la EUCD (European Union Copyright Directive), la nuova normativa sul diritto d'autore. Si tratta di un provvedimento piuttosto discusso soprattutto per l'articolo 11 che prevede il pagamento da parte di Google agli editori online laddove parti degli articoli appaiano nei risultati del motore di ricerca. In pratica una nuova forma di copyright giornalistico che potrebbe tradursi nella "Link Tax".
C'è già un precedente, datato 2014, quando in Spagna venne approvata dal governo di allora guidato da Mariano Rajoy una legge simile che impose ai siti aggregatori di news di pagare per i collegamenti alle notizie. Fu un tentativo di aiutare i giornali tradizionali (carta stampata) in difficoltà. Per tutta risposta, il colosso di Mountain View chiuse Google News nella penisola iberica con il conseguente calo del traffico dei siti di informazione in quella zona.
Questa stessa azione potrebbe concretizzarsi anche nel resto d'Europa. La presa di posizione dell'azienda americana è spiegata dal fatto che a differenza del motore di ricerca, il servizio al suo interno non presenta pubblicità ma riunisce le news dei siti di informazione da quelli internazionali a quelli locali. Il vicepresidente di Google News, Richard Gingras, ha spiegato: "Non c'è pubblicità in Google News, non genera entrate per Google. Siamo convinti che sia un servizio prezioso per la società e siamo orgogliosi che la gente lo reputi un punto fisso". Lo stesso Gingras ha poi ricordato il precedente in Spagna, aggiungendo: "Non vorremo che accadesse anche in Europa. Al momento vogliamo lavorare con le parti interessate".
Tale legge europea deve ancora entrare in vigore e Google, che recentemente ha unito le forze con altri social per combattere il fenomeno delle fake news, spera di fare pressione sulla Commissione per evitare che ciò accada. La nuova normativa include anche l'articolo 13 che introduce l'obbligo di filtrare i contenuti caricati in rete dagli utenti per grandi piattaforme come Facebook o YouTube. In sostanza, questa legge potrebbe limitare parecchio la capacità dei siti web di notizie di trovare pubblico attraverso Google. Di contro, l'utenza potrebbe avere accesso ad un numero ridotto di notizie nei risultati di ricerca.