Nel corso dell'E3 2019, Phil Harrison ha svelato un altro dettaglio sulla possibile organizzazione e distribuzione dei contenuti per Google Stadia, accennando alla possibilità che i publisher possano richiedere degli abbonamenti aggiuntivi specifici per i propri cataloghi in streaming.
Abbiamo visto come anche l'abbonamento a Stadia Pro non consenta l'accesso a qualsiasi gioco, con la necessità comunque di pagare una cifra aggiuntiva per poter usare alcuni giochi specifici. Questa situazione particolare potrebbe essere "regolarizzata" dai publisher attraverso dei servizi su abbonamento aggiuntivi che consentano l'accesso ai vari cataloghi e a quanto pare questo è un progetto già in via di consolidamento, con varie compagnie che stanno elaborando il proprio piano di offerta per il prossimo avvio di Google Stadia.
In questa maniera, spiega Harrison, è come avere un abbonamento alla TV via cavo e pagare una somma aggiuntiva per un pacchetto specifico di canali. È una libertà che Google lascia ai publisher che vogliono distribuire i propri giochi anche attraverso Stadia, a quanto pare. Logicamente, i maggiori indiziati ad offrire questo tipo di distribuzione sono i publisher più grandi con cataloghi particolarmente vasti, come EA, Square Enix e Ubisoft. In sostanza, potrebbe succedere che oltre all'abbonamento a Stadia Pro da 9,99 dollari si debba pagare degli abbonamenti aggiuntivi per accedere ai giochi di determinati publisher, anche se per il momento non c'è nulla di ufficiale al riguardo.