Ieri, alla serata di apertura del Summer Game Fest, Geoff Keighley ha condiviso una breve intervista con Hideo Kojima, creatore di Metal Gear Solid e, più recentemente, di Death Stranding. Prima di mostrarci la versione Director's Cut per PS5, il creativo si è lasciato andare e ha condiviso un importante pensiero riguardo al fatto che la pandemia ha cambiato il suo modo di pensare e di creare giochi.
Hideo Kojima ha affermato che, in passato, quando creava era solito pensare a quello che sarebbe successo alla società in 5, 10 o 20 anni. Si trattava del suo modo di prevedere il futuro e aggiungerci all'interno una componente di intrattenimento. "Questo è il modo in cui ho sempre creato", ci ha spiegato. Questa volta, però, "la pandemia è arrivato troppo presto. L'idea è diventata realtà troppo presto, specialmente per quanto riguarda Death Stranding."
Anche se vi sono molte differenze, bisogna ammettere che l'idea di un mondo in cui tutti sono separati e non possono uscire di casa accomuna Death Stranding e il nostro ultimo anno. La predizione di Hideo Kojima si è avverata molto rapidamente: la sua finzione è divenuta realtà e questo lo ha spinto a cambiare il modo di pensare e creare giochi. Che impatto avrà sui suoi futuri giochi questo "cambio di paradigma" è per ora una grande incognita.
Quando gli è poi stato chiesto quale fosse il suo prossimo progetto, Kojima ha affermato: "Non sarà come in passato, non sarà un passo alla volta". Possibile che questa frase nasconda un indizio? Dopotutto, un passo alla volta è il mantra di Death Stranding, no?
Mettendo da parte le speculazioni, vi ricordiamo che potete vedere il trailer di Death Stranding Director's Cut nella nostra notizia dedicata.