Hideo Kojima ha voluto dire la sua sul retrogaming e sulla preservazione dei giochi: un aspetto spesso controverso nell'industria videoludica, in contrapposizione a quelle che erano le sue aspettative iniziali.
Archiviato il folle scambio di persona con l'assassino di Shinzo Abe, Kojima ha fatto ovviamente riferimento all'originale Metal Gear del 1987, ma è chiaro che il post è stato stimolato anche da quanto accaduto di recente con la rabbia social verso Ubisoft per i giochi resi inaccessibili.
"Era l'alba dell'industria videoludica quando ho fatto il mio ingresso in questo settore", ha scritto il game designer giapponese. "A quei tempi i videogame venivano considerati alla stregua di semplici giocattoli usa e getta."
"In questo tipo di ambiente ho sperato di poter creare giochi che sarebbero stati supportati per cinquant'anni, proprio come i grandi classici del cinema."
Tuttavia, a differenza dei film, il software, l'hardware e i gusti hanno un'aspettativa di vita breve. Anche se le immagini e gli oggetti sopravvivono, non è più possibile giocarci. L'opera però vive ancora nella forma di un meme."