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Hideo Kojima parla della sfida del diventare indipendente, è comunque grato a Konami

In un'intervista pubblicata da Famitsu, Hideo Kojima spiega qualcosa dei difficili momenti del diventare indie e racconta comunque la sua gratitudine per Konami.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   11/10/2019
Death Stranding
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Famitsu ha pubblicato un'interessante intervista a Hideo Kojima nel quale il celebre game designer ha parlato delle sfide e dei rischi affrontati nel momento in cui ha iniziato la propria avventura da indipendente, dicendosi comunque grato a Konami per quanto è riuscito a crescere lavorando all'interno della compagnia.

Nel momento dell'uscita di scena da Konami, dopo il rilascio di Metal Gear Solid 5, Hideo Kojima aveva 53 anni, "un'età in cui uno si potrebbe anche ritirare", ha spiegato a Famitsu. "I miei familiari erano contrari all'idea di stabilire un nuovo studio. Ero un tizio di mezza età, non avevo molti soldi o proprietà particolare e mi ritrovavo praticamente da solo a dire di voler fare un gioco a mondo aperto".

A quanto pare, c'erano parecchi dubbi sul fatto che i sogni di Kojima si potessero effettivamente realizzare: "La ragione di questo è che non c'è stato un singolo game designer famoso che sia riuscito ad avere grande successo una volta messosi in proprio", ha spiegato il designer. D'altra parte, ci sono state anche difficoltà oggettive: "Anche quando andavo in banca, non potevo avere soldi in prestito", ha spiegato, "Dicevano Sappiamo che sei conosciuto, ma non hai al momento alcun risultato concreto, questo è il tipo di paese che è il Giappone".

Per sua fortuna, sembra che alla fine Kojima sia riuscito a trovare una persona particolarmente appassionata dei suoi lavori all'interno di un grossa banca giapponese e sia riuscito ad ottenere un prestito attraverso questa persona, che ha riposto fiducia nel nuovo progetto. Allo stesso modo, grazie al fatto di essersi trovato di fronte a un fan dei suoi giochi, è riuscito anche ad affittare una struttura elegante in cui stabilire gli uffici di Kojima Productions.

Anche per questi motivi, in un certo senso, Hideo Kojima ringrazia Konami: "La ragione per cui sono diventato quello che sono è perché per trent'anni sono stato in Konami", ha affermato, "Sono grato a Konami e non posso rinnegare questo legame".