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I licenziamenti nell’industria videoludica nel 2024 hanno già superato quelli di tutto il 2023

Il 2024 è un anno da record per i licenziamenti nell'industria videoludica, che hanno già superato quelli di tutto il 2023.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   13/06/2024
Tango Gameworks ha chiuso i battenti

Nel 2024 l'industria videoludica sta registrando un vero e proprio record di licenziamenti. Il numero di coloro che hanno perso il lavoro è già superiore a quello di tutto il 2023, anno di suo già drammatico per il settore.

Più precisamente, nel 2023 sono state licenziate circa 10.000 persone, cifra già raggiunta e superata nel 2024. Considerando che siamo ancora alla metà del sesto mese dell'anno, si tratta di un risultato di cui è meglio non vantarsi e che non può che peggiorare nei prossimi mesi.

Va detto che nell'industria di videogiochi i licenziamenti non sono una rarità, a causa dei problemi strutturali dello sviluppo dei videogiochi attuali, che hanno cicli spesso superiori ai cinque anni. Quindi è diventato normale vedere assunzioni fatte durante i periodi di produzione, con licenziamenti subito successivi al lancio. Nondimeno la situazione attuale è senza precedenti e va ben oltre la normalità di un settore già di suo incapace di affrontare i suoi problemi.

Alcuni studi stanno cercando delle vie alternative per rimanere in vita
Alcuni studi stanno cercando delle vie alternative per rimanere in vita

C'è anche da dire che l'industria continua a spendere per acquisizioni (vedere quella molto recente di Gearbox, acquistata da Take Two), i ricavi delle grandi multinazionali del settore sono comunque in crescita, con alcune, come Electronic Arts o SEGA, che hanno licenziato anche a fronte di risultati positivi.

Molte anche le chiusure di interi studi, come i tre chiusi da Microsoft con un quarto che è stato assorbito da un altro studio. Altre realtà, come KeokeN, non hanno chiuso, ma hanno comunque licenziato tutto il personale e tentano di sopravvivere come possono, affidandosi a strade alternative come Kickstarter.