Nel 2024 l'industria videoludica sta registrando un vero e proprio record di licenziamenti. Il numero di coloro che hanno perso il lavoro è già superiore a quello di tutto il 2023, anno di suo già drammatico per il settore.
Più precisamente, nel 2023 sono state licenziate circa 10.000 persone, cifra già raggiunta e superata nel 2024. Considerando che siamo ancora alla metà del sesto mese dell'anno, si tratta di un risultato di cui è meglio non vantarsi e che non può che peggiorare nei prossimi mesi.
Va detto che nell'industria di videogiochi i licenziamenti non sono una rarità, a causa dei problemi strutturali dello sviluppo dei videogiochi attuali, che hanno cicli spesso superiori ai cinque anni. Quindi è diventato normale vedere assunzioni fatte durante i periodi di produzione, con licenziamenti subito successivi al lancio. Nondimeno la situazione attuale è senza precedenti e va ben oltre la normalità di un settore già di suo incapace di affrontare i suoi problemi.
C'è anche da dire che l'industria continua a spendere per acquisizioni (vedere quella molto recente di Gearbox, acquistata da Take Two), i ricavi delle grandi multinazionali del settore sono comunque in crescita, con alcune, come Electronic Arts o SEGA, che hanno licenziato anche a fronte di risultati positivi.
Molte anche le chiusure di interi studi, come i tre chiusi da Microsoft con un quarto che è stato assorbito da un altro studio. Altre realtà, come KeokeN, non hanno chiuso, ma hanno comunque licenziato tutto il personale e tentano di sopravvivere come possono, affidandosi a strade alternative come Kickstarter.