L'applicazione del Digital Markets Act dell'Unione Europea, concepito per promuovere equità e competizione nell'ambito digitale attraverso restrizioni e requisiti per le grandi aziende designate come "gatekeeper", sembra già produrre risultati tangibili.
I dati divulgati da sei aziende di browser a Reuters dimostrano l'impatto immediato della normativa.
Con Chrome di Google come browser predefinito su Android e Safari di Apple su iPhone, i due giganti hanno a lungo dominato il mercato.
Tra i vincoli imposti dal DMA c'è la facilitazione del passaggio a alternative di browser per le grandi aziende tecnologiche come Google, Apple e Microsoft. Di conseguenza, nell'Unione Europea, l'entrata in vigore della legislazione ha portato a un aumento di nuovi utenti per browser diversi da quelli preinstallati su iPhone e smartphone Android.
Quote in rialzo
Secondo il DMA, i produttori di dispositivi mobili sono tenuti a garantire agli utenti una scelta durante la configurazione, attraverso l'introduzione di una schermata che consente loro di selezionare il browser, il motore di ricerca e l'assistente virtuale preferiti.
Durante il mese di marzo, Aloha Browser, con sede a Cipro, ha registrato un aumento del 250% degli utenti in Europa, soprattutto provenienti da Belgio, Svezia, Polonia, Italia, Germania e Danimarca, rendendo il continente il suo secondo mercato più grande, come dichiarato dal CEO Andrew Frost Moroz.
Prima dell'entrata in vigore del DMA, era al quarto posto.
L'azienda, che conta dieci milioni di utenti attivi ogni mese e si basa su un modello di ricavi basato su abbonamento anziché sul tracciamento degli annunci, attribuisce il suo successo al DMA, il quale ha ridimensionato le pratiche monopolistiche delle grandi aziende tecnologiche rendendo i consumatori più informati sulle loro scelte riguardanti gli strumenti online, come dichiarato dal CEO di Aloha su Medium.
Anche altre aziende come Vivaldi della Norvegia, Ecosia della Germania e Brave degli Stati Uniti stanno vedendo un aumento del numero di utenti in risposta ai cambiamenti normativi.
DuckDuckGo e Opera, entrambi con basi di utenti già consistenti, stanno registrando a loro volta una crescita.
Lavoro delicato
Opera ha evidenziato che la maggioranza dei nuovi utenti nell'UE ha preferito il suo browser come alternativa a Safari, che è attualmente il provider che risente maggiormente della crescita dei browser più piccoli, data la quota di mercato degli iPhone rispetto ai telefoni Google.
Tuttavia, ci sono preoccupazioni sulla lentezza e la complessità del processo di distribuzione, con Mozilla, proprietaria di Firefox, che afferma che solo il 19% degli utenti iPhone nell'UE ha ricevuto l'aggiornamento, portando alla possibilità di un'indagine della Commissione Europea per una potenziale non conformità.
Apple ora offre fino a 11 opzioni di browser insieme a Safari su tutti i suoi dispositivi nell'UE.
Anche Google sta mostrando scelte di browser sui suoi Pixel e prevede di estendere questa funzionalità ai dispositivi di altre aziende che utilizzano Android.