Torniamo parlare delle varianti per laptop dei processori Intel di dodicesima generazione, ma questa volta i riflettori si spostano su lineup e dettagli dei processori Intel Core P e Intel Core U, le due serie a basso consumo che arriveranno a bordo di oltre 250 dispositivi portatili e ultraportatili nel corso del 2022.
L'architettura è quella Alder Lake che ormai conosciamo bene e la filosofia, simile a quella dei modelli per laptop ad altissime prestazioni presentati al CES 2022, è quella di ridurre i P-core ad alte prestazioni mantenendo un elevato numero di E-core ad alta efficienza, utili per garantire una potenza complessiva elevata senza gravare troppo sui consumi.
Parliamo infatti di modelli da 28 W e 15 W, con una variante della serie Intel Core U a 9 W per tablet e ultraportatili particolarmente compatti, che mantengono però almeno due core ad alte prestazioni, utili per dispositivi che guardano a un pubblico sempre più interessato a dispositivi in grado di coniugare portabilità elevata, capacità di calcolo notevoli e persino prestazioni di buon livello nel gaming.
Caratteristiche hardware
I consumi dei primi modelli desktop di fascia alta della serie Alder Lake hanno suscitato qualche preoccupazione, ma con l'arrivo dei modelli mobile è diventato chiaro come la nuova architettura Intel goda di una buona scalabilità che consente ai processori meno spinti di mantenere prestazioni ottime nonostante una netta diminuzione delle frequenze. Ed è un fattore vitale per i processori per laptop, tanto più nel caso di quelli della serie Intel Core P da 28 W, pensata per portatili sottili, ma ad alte prestazioni, e della serie Intel Core U che guarda a convertibili e ultraportatili nella versione da 15 W e punta a tablet, pieghevoli e dispositivi ultrasottili nella variante da 9 W.
Uno dei segreti, l'abbiamo detto, è il cambiamento, rispetto alle CPU desktop, nel rapporto tra core ad alte prestazioni e core ad alta efficienza. La stessa filosofia l'abbiamo vista con i processori mobile di fascia alta, ma in questo caso il rapporto in favore dei core ad alta efficienza si fa ancora più marcato, escludendo il modello di punta della serie Intel Core P, l'Intel Core i7-1280P, che conserva 6 core e 12 thread ad alte prestazioni e 8 core ad alta efficienza, come il 12900HK. Il tutto spinto fin un massimo di 4.8 GHz in modalità Turbo che non sono niente male per il processore di punta di una serie da 28 W di Base Power. L'Intel Core i7-1270P, invece, scende a 4 P-core con 8 thread, ma conserva gli 8 E-core che sono una costante i tutta la linea. Li ritroviamo, infatti, anche sugli Intel Core i7-1260P, Core i5-1250P e Core i5-1240P, dotati di 4 core e 8 thread, e persino sul modello più debole, il Core i3 1220-p, garantisce comunque una conta complessiva di 10 core promettendo, complici i balzi prestazionali netti di Alder Lake, un salto netto nella potenza complessiva dei laptop. Certo, nel caso dei Core i5 e Core i3 scendono sia le frequenze che il numero di compute unite della GPU Integrata Intel iRIS Xe, la stessa da massimo 96 EU che troviamo sugli Alder Lake-H, ma d'altronde parliamo di modelli da 28 W, per quanto il limite in Max Turbo Power sia di ben 64 W.
Da notare però che l'aumento dell'efficienza ha permesso di spingere fino a 28 W modelli in passato a 15 W, laddove ora troviamo la lineup di punta della serie Intel Core U che, a parità di core, promette prestazioni non troppo distanti da quelle dei modelli superiori. Questo grazie a frequenze analoghe che comportano però un Max Turbo Power di 55 W, non troppo inferiore a quello della serie precedente. Inoltre l'intera serie è limitata a 2 core ad alte prestazioni, esclusi i modelli Pentium e Celeron che si accontentano di un core solo. Questo limite, però, rende possibile una serie in tutto e per tutto analoga, escludendo 100 MHz in meno di velocità in Boost per il modello di punta, limitata a 9 W di Base Power e 29 W di Max Turbo Power. In quanto a caratteristiche della piattaforma, le serie Intel Core P e Intel Core U rinunciano a poco supportando DDR4 3200, DDR5 4800, LPDDR4X 4267, LPDDR5 5200, WiFi 6E (Gig+), 4 porte Thunderbolt 4, 2 slot PCIe Gen 4 per le SSD, 10 porte USB 2, 4 porte USDB 3 e DisplayPort 1.4b. Troviamo inoltre il modulo Intel 5G Solution 5000 che, nonostante il passaggio ai 9 W di Base Power, non rinuncia WiFi 6 di ultima generazione e DisplayPort 1.4b. Di contro si accontenta delle sole memorie mobile LPDDR4X e LPDDR5, di un solo PCIe Gen4 per SSD, di 6 porte USB 2.0 e di 4 porte USB 3.0, ma le rinunce sono funzionali alla netta diminuzione della dimensione package, fondamentale per dispositivi estremamente compatti, che scende a 28.5x19x1.1 mm dai da 50x25x1.3 mm dei modelli superiori.
Prestazioni
Parlando di prestazioni, i test interni di Intel sono dedicati ai modelli di punta delle due serie, a partire dall'Intel Core i7-1280P che promette un incremento del 70% nelle prestazioni complessive, con tutti i thread al lavoro, rispetto all'Intel Core i7-1195G7, basato su architettura Tiger Lake. Abbastanza, secondo le slide ufficiali, da affiancare l'Apple M1 Pro a parità di consumi e da superarlo con i consumi da 30 W in su. Siamo invece dalle parti dell'Apple M1 nel caso del Core i7-1265U a 15 W, superato dall'AMD Ryzen 5800U che perde però terreno con l'aumentare dei consumi, tanto da risultare appena più potente con il processore Intel a 25 W e quello AMD a 35 W.
In quanto a produttività i benchmark Intel indicano una diminuzione del 50% del tempo di rendering nella Car Demo di Blender 3.0 rispetto all'Intel Core i7-1195G7. In questo caso l'Apple M1 Pro risulta leggermente più performante e nel caso di AMD dobbiamo considerare l'arrivo della serie 6000 che monta grafica integrata decisamente più potente, ma il salto dei nuovi processori Alder Lake mobile rispetto ai Tiger Lake è senza dubbio notevole.
Secondo quanto pubblicato da Intel parliamo di prestazioni complessive in CrossMark del 20% superiori a quelle del modello di punta della serie precedente che, nei test Intel comprensivi di produttività e tempi di reazione del sistema, sarebbe alla pari con un M1 Pro, con quest'ultimo superato nei test incrociati anche dal Core i7-1265U.
Il tutto in funzione di sistemi compatti che promettono anche prestazioni dignitose in gaming, pur non cambiando GPU integrata rispetto alla serie precedente. Si parla però di un'architettura recente che nel caso della GPU di punta da 96 EU Intel iRIS Xe promette una media 58 fps in Deep Rock Galactic, 62 fps in CS:GO, 72 fps in Dota 2, 81 fps in Rocket League e 115 fps in League of Legends, in tutti i casi in 1080p con impostazioni grafiche elevate. Abbastanza, quindi, per chi non disdegna giocare su ultra portatile, con i vantaggi sui consumi e sulla produttività garantiti anche dalle nuove specifiche EVO, ma non ha grandi necessità e non punta a titoli ad alto profilo grafico.