Apple dovrà pagare di più i chip dei suoi apparecchi e, per compensare, potrebbe aumentare il prezzo degli iPhone, degli iPad e degli altri suoi prodotti, facendo ricadere i costi maggiorati sui suoi clienti. L'indiscrezione è arrivata da una fonte che ne ha parlato con Nikkei Asia, che è stata molto specifica al riguardo, spiegando bene la situazione.
TSMC, il primo fornitore di chip per Apple, sta per aumentare i suoi prezzi a causa dell'inflazione dovuta alla crisi dei chip che ha colpito l'intero settore tecnologico. Stando a quanto si dice, l'aumento sarà consistente, il più alto degli ultimi dieci anni. Considerate che i chip di TSMC sono già tra i più costosi (circa il 20% in più della concorrenza), ma sono i preferiti di molte compagnie per la loro qualità produttiva.
L'obiettivo di TSMC con l'aumento non è solo quello di far ricadere i costi maggiorati sui suoi clienti, ma anche di frenare un fenomeno emerso negli ultimi mesi, dovuto sempre alla crisi dei chip, quello degli ordini gonfiati. Di base molti clienti ordinano più chip di quanti gliene servano per saltare la fila rispetto agli altri. Il problema è che in questo modo la domanda risulta gonfiata e TSMC fatica a capire quanto debba effettivamente produrre per soddisfarla.
L'aumento dei prezzi sarà attivo dal 1° ottobre 2021, ma i suoi effetti si inizieranno a registrare nel 2022, perché negli ultimi mesi dell'anno TSMC dovrà comunque smaltire gli ultimi ordini fatti con i prezzi precedenti. Quindi iPhone 13 dovrebbe essere salvo.