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La cancellazione di The Last of Us Online avrebbe fatto saltare molte teste dentro Sony

Stando al giornalista Jason Schreier, la cancellazione di The Last of Us Online avrebbe fatto saltare diverse teste dentro Sony.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   12/08/2024
Una delle protagoniste di The Last of Us 2
The Last of Us Parte II
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Stando al giornalista Jason Schreier, la cancellazione di The Last of Us Online è stata un brutto colpo per Sony, tanto che all'interno della compagnia sono saltate diverse teste. Schreier ha toccato l'argomento durante l'ultima puntata del podcast Friend per Second, in cui ha svelato diversi retroscena relativi al mondo di Sony e non solo.

Teste che saltano

Per quanto riguarda The Last of Us Online, ha spiegato che è stato in sviluppo attivo per almeno quattro anni. Il team di sviluppo era composto da centinaia di persone, quindi stiamo parlando di un progetto davvero molto costoso, che Sony non ha tagliato a cuor leggero e i cui contraccolpi si sono fatti sentire all'interno della compagnia: "Il risultato è che diverse teste sono saltate," ha spiegato il giornalista senza fare nomi.

Secondo alcuni commentatori, una delle teste saltate sarebbe quella di Connie Booth, che lavorava a stretto contatto sia con Naughty Dog, sia con Insomniac Games, altro studio che si è visto cancellare dei progetti in corso d'opera (anche se in modo meno drammatico rispetto a quanto successo a Naughty Dog). Comunque sia non ci sono conferme in merito, quindi rimaniamo sul campo della speculazione pura.

Nel frattempo Booth è entrata in Electronic Arts, quindi la sua potrebbe essere stata semplicemente una scelta lavorativa. Detto questo, era inevitabile che la cancellazione di un progetto così grosso e prestigioso avesse delle ripercussioni, anche perché lascia lo studio degli Uncharted con un grosso vuoto di nuove uscite in questa generazione, edizioni rimasterizzate e remake a parte.