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La Silicon Valley discute di argomenti seri: le armi AI dovrebbero avere il diritto di uccidere?

Il dibattito sulla possibile autonomia delle armi AI nel decidere chi uccidere divide leader della tecnologia e della difesa negli Stati Uniti.

NOTIZIA di Simone Lelli   —   12/10/2024
Palmer Luckey, fondatore di Oculus

L'idea che armi autonome alimentate dall'IA possano un giorno decidere autonomamente di uccidere è oggetto di un acceso dibattito nella Silicon Valley. Sebbene alcuni leader, come Brandon Tseng di Shield AI, abbiano dichiarato che negli Stati Uniti non si vedranno mai armi interamente autonome, altri, come Palmer Luckey di Anduril, si mostrano più aperti alla possibilità, mettendo in discussione le attuali opposizioni alla piena autonomia delle armi.

Posizioni divergenti sulla moralità delle armi autonome

Mentre Tseng sostiene che il Congresso e il pubblico non vogliano armi autonome, Luckey offre una visione più complessa, sostenendo che le attuali armi non autonome non hanno moralità: "dove sta il valore morale in una mina terrestre che non distingue tra un autobus scolastico e un carro armato?", ha affermato Luckey. Queste parole riflettono le tensioni tra coloro che vedono le armi autonome come una minaccia e chi, come Luckey, ritiene che la tecnologia possa essere sviluppata responsabilmente.

Brandon Tseng di Shield AI.
Brandon Tseng di Shield AI.

Tra coloro che sostengono il mantenimento del controllo umano, Trae Stephens, co-fondatore di Anduril (e quindi in contrapposizione con l'idea di Luckey, almeno in parte), sottolinea l'importanza di avere una persona responsabile nelle decisioni letali. Tuttavia, non ha escluso che un giorno le armi autonome possano prendere decisioni senza intervento umano, purché ci sia qualcuno da ritenere responsabile.

La pressione geopolitica

Negli Stati Uniti, la situazione è complessa: non ci sono leggi che vietano esplicitamente la creazione di armi completamente autonome, sebbene le linee guida attuali richiedano l'approvazione di alti funzionari militari per ogni nuova arma di questo tipo. Inoltre, l'assenza di un divieto internazionale di armi autonome offre libertà alle aziende che sviluppano queste tecnologie.

Trae Stephens, co-fondatore insieme a Luckey di Anduril, compagnia che lavora a sistemi di difesa autonomi avanzati.
Trae Stephens, co-fondatore insieme a Luckey di Anduril, compagnia che lavora a sistemi di difesa autonomi avanzati.

Per molti esperti, la vera preoccupazione è che rivali come Russia e Cina adottino per primi armi completamente autonome, costringendo gli Stati Uniti a una corsa agli armamenti tecnologici. Questo ha portato personaggi come Joe Lonsdale, co-fondatore di Palantir, a spingere per una maggiore autonomia nelle armi, suggerendo che il tempo per una regolamentazione rigida potrebbe essere poco adatto.