Come Ubisoft con Rainbow Six Siege, anche Riot Games ha deciso di inasprire i provvedimenti contro i giocatori che vanno spesso AFK o abbandonano i match di League of Legends.
Per chi non conoscesse il termine AFK, significa "Away from Keyboard", ovvero quando un giocatore rimane inattivo per un periodo di tempo prolungato. Un atteggiamento, insieme a quello di abbandonare i match prima della conclusione, ritenuto tossico dagli sviluppatori e per questo motivo verrà introdotto un nuovo sistema di sanzioni, chiamato "blocchi della coda", che si andrà ad aggiungere ai "ritardi nella coda".
"Finora abbiamo punito l'AFK con i ritardi nella coda. In sostanza, rallentiamo l'ingresso in partita dei giocatori responsabili di tale comportamento: quando questi premono "Gioca", la coda viene bloccata da un breve conto alla rovescia. I ritardi nella coda funzionano bene per la maggior parte delle persone, ma il 9% circa dei nostri giocatori non bada a questi piccoli rallentamenti tra le partite e continua ad andare AFK o abbandonare le partite", spiegano BarackProbama e TimTamMonster, responsabili del design e della produzione nel team dei sistemi comportamentali di League of Legends, con un post sul blog ufficiale del gioco.
I giocatori che nonostante tutto continueranno ad andare AFK o abbandonare le partite prima del tempo, subiranno la nuova penalità con i blocchi della coda. Gli sviluppatori li definiscono come "ritardi potenziati", ma in realtà sono dei veri e propri ban temporanei che impediscono ai colpevoli di partecipare alle partite via matchmaking.
"Quando un giocatore subisce un blocco della coda vedrà apparire un messaggio pop-up che illustra la penalità e non potrà partecipare a partite nelle code MOBA. Quando assegniamo un blocco della coda, non cerchiamo più di far capire che è sbagliato far perdere tempo agli altri: rimuoviamo temporaneamente quell'utente dal gioco per impedirgli di andare ancora AFK in partita. Quando il blocco della coda termina, viene sostituito dal ritardo nella coda di livello più alto, in modo da poter comunque cercare di modificare il comportamento senza escludere totalmente il giocatore per tutta la durata del provvedimento."
Come accennato in apertura, anche Ubisoft di recente ha inasprito le misure per prevenire il fenomeno dell'AFK in Rainbow Six Siege, con sanzioni manuali e redesign di quelle automatiche.