Shawn Layden, ex-capo di Sony Worldwide Studios e CEO di PlayStation USA, non ha mai fatto mistero della sua visione critica sul modello di sviluppo dei giochi tripla A attuali ed è tornato a ribadire il concetto anche di recente, riferendo in un'intervista pubblicata da Games Beat che l'esclusività rappresenta un punto debole per i giochi blockbuster attuali, la cui produzione ha costi enormi.
Sono anni che Layden ribadisce la questione dell'insostenibilità dell'industria videoludica attuale per quanto riguarda i costi di produzione dei giochi tripla A, proponendo modelli alternativi o anche raccomandando un certo ridimensionamento per quanto riguarda almeno la quantità di contenuti e la durata di tali giochi, per compensare i costi crescenti.
Nell'intervista in questione ha toccato un altro argomento strettamente connesso: il fatto che lo status di esclusiva può danneggiare economicamente gli sviluppatori, castrando le vendite potenziali a fronte di costi che continuano a levitare.
Se un gioco costa più di 200 milioni, l'esclusiva non conviene
"Quando i costi di un gioco superano i 200 milioni di dollari, l'esclusiva diventa un tallone d'Achille", ha spiegato Layden. "Riduce il mercato potenziale, in particolare quando ci si trova in un mondo di giochi live service o free-to-play. Un'altra piattaforma è semplicemente un modo per ampliare l'imbuto, portare dentro più persone".
Uno degli esempi portati è ovviamente Helldivers 2, il quale ha dimostrato, secondo Layden, che "uscire su PC nello stesso momento" ha fatto raggiungere tale risultato immediatamente. Questo però per quanto riguarda i multiplayer, che seguono logiche un po' diverse.
Tuttavia, anche i single player potrebbero ovviare al problema alla stessa maniera: "Se stai spendendo 250 milioni di dollari, vuoi essere in grado di vendere a più persone possibili, anche se si tratta solo del 10% in più", ha spiegato Layden. Secondo l'ex-capo di PlayStation USA la quantità totale di console rimane sempre limitata, e una maggiore apertura giova a tutti.
In sostanza, Layden sembra approvare la nuova strategia di Microsoft di aprire parte delle proprie esclusive alle console concorrenti, oltre ad averlo fatto con il PC ormai da anni, ma è una situazione particolare se si considera che si tratta dell'ex-responsabile della divisione USA di PlayStation dell'epoca PS4.