I nuovi TV di casa LG Electronics sono un mix sinergico di tre elementi fondamentali: pannelli dalle altissime prestazioni, con quelli della fascia OLED e rappresentare il top che il mercato ha da offrire, un processore potentissimo e un sistema OS pensato per integrarsi al meglio con le abitudini dell'utente. Un elemento senza l'altro renderebbe questi TV dei buoni prodotti ma senza raggiungere il grado di eccellenza attuale. Se delle prestazioni dei pannelli vi abbiamo parlato nel dettaglio in questa notizia, andando ad approfondire la nuova tecnologia OLED evo, qui andremo a osservare più da vicino gli altri due elementi che costituiscono la strategia LG, ovvero il nuovo webOS e il processore α9 di quinta generazione.
Il parco TV in Italia
La forza bruta dell'hardware senza un design dell'esperienza utente piacevole rende qualsiasi prodotto tecnologico sprecato. E lo sappiamo bene noi videogiocatori che stiamo vivendo proprio in questi anni un momento storico dove la sola prestazione tecnica non è sufficiente per rendere un'esperienza memorabile, e l'avvento dei servizi ha segnato la nuova frontiera del settore. Da questo punto di vista, anche LG fa del suo meglio per accontentare il pubblico, basando proprio le riflessioni sui dati a disposizione. Per quanto riguarda il settore italiano, lo switch della codifica MPEG4 di ottobre 2021 sul digitale terrestre e il bonus rottamazione offerto dal governo, sono stati due punti di svolta importanti, segnando un incremento in un anno di volume di vendita, valore del brand e prezzo prodotto.
Dai dati auditel emerge che nel parco TV nazionale, sono ancora 5.7 milioni i dispositivi con più di 10 anni sulle spalle; rimane quindi un grosso margine di crescita per i produttori di TV e a fare la differenza saranno probabilmente i servizi smart. Se una volta la tv si usava principalmente per vedere contenuti trasmessi in chiaro, è ovvio che ora l'utilizzo sia misto e influenzato anche dalle produzioni streaming. Gli schermi più accesi nelle case italiane sono gli smartphone, seguiti però dai TV: ecco perché l'attenzione sul nuovo webOS è ancora più importante.
Il nuovo webOS
Lo avrete quindi capito: il pubblico vuole una smart TV in casa, meglio se facile e intuitiva da usare. Il telecomando puntatore dei TV LG non è una novità, ma è sempre bene ricordarne l'importanza e soprattutto l'integrazione con diversi assistenti vocali. Google Assistant, Alexa e ThinQ AI , l'assistente vocale di LG, hanno ognuno un tasto dedicato sul telecomando, tutti completamente in italiano. WebOS 22, il nuovo sistema operativo dei TV LG, non cambia tanto nell'aspetto, nonostante sia stato fatto un attento lavoro di ottimizzazione, rendendo l'interfaccia grafica più organizzata e piacevole. No, il cambiamento importante sta nel settaggio di diversi profili utente, in modo che le preferenze di visione, e conseguentemente i suggerimenti che l'assistente ci fornisce terminato un film o una serie tv, saranno calibrati sui gusti di quello specifico utente. Per passare da un utente all'altro possiamo utilizzare il login standard, inserendo i dati del profilo e switchando di volta in volta, oppure, per gli smartphone che supportano l'NFC, tenere l'app loggata con il proprio utente e appoggiare lo smartphone al telecomando.
Ovviamente questo si accompagna anche alle esigenze dei più piccoli e, proprio come accade per gli smartphone, LG ha pensato a opzioni per rendere più consapevole e confortevole la visione ai bambini; si potrà così monitorare il tempo di permanenza davanti allo schermo ed eventualmente impostare un timer e attivare una modalità children-friendly per la visione.
Nei nuovi TV che montano il processore α9 Gen 5 è stata integrata la nuova funzionalità Always Ready, che rende il TV uno smart speaker. In sintesi, Always Ready mantiene la TV sempre in ascolto ma spegnendo lo schermo; con una nostra interazione il TV reagirà di conseguenza, mostrandoci magari l'ora, le previsioni del tempo o sincronizzandosi con un'appe musicale presente sullo smartphone.
Si evolve anche il Multiview, che permette di mantenere un picture in picture secondario attivo sullo schermo, spingendo ulteriormente la capacità di elaborazione. Al classico scrolling del social network durante un programma tv potremmo combinare diverse applicazioni in contemporanea, compreso l'utilizzo di una webcam (i televisori LG sono compatibili con quasi tutti i nuovi modelli di webcam Logitech), ideale per chi vuole seguire una sessione di allenamento in tv e vedere contemporaneamente la propria immagine come se si stesse allenando allo specchio. Inutile dire che la nostra preferita è la combo Gaming console e streaming YouTube... perché c'è chi apprezza il walkthrough in tempo reale mentre gioca, e chi mente.
Il processore α9 Gen 5
Come detto, la strategia di LG è puntare sulla sinergia tra sistema operativo, processore e pannello, in modo che ognuno di questi elementi tragga vantaggio dagli altri ed esprima al meglio il suo potenziale. Vediamo quindi più da vicino questo nuovo processore, il piccolo grande cuore che batte nelle TV LG. Per prima cosa, il processore α9 Gen 5 garantisce un upscaling migliorato grazie all'intelligenza artificiale e ai processi di deep learning. Ma "l'intelligenza" dei TV LG non si ferma qui perché l'analisi dettagliata dell'immagine riconosce i vari livelli di profondità, esaltando il primo piano o lo sfondo a seconda della scena.
L'obiettivo di questi processi di elaborazione dell'immagine però non è quello di ottenere una resa che sia esteticamente bella, ma realistica. Grazie al processore α9 Gen 5, LG è riuscita a creare lo step successivo di questa idea con il suo Dynamic Vivid. Parliamo di un'opzione dedicata alla vividezza del colore, ma capace di bilanciare perfettamente colori brillanti ed una resa realistica, attraverso la saturazione e il contrasto di tutti i colori tranne quelli appartenenti ai toni della pelle, che altrimenti virerebbero troppo verso i sottotoni del rosa, arancio e grigio.
Altra evoluzione è quella relativa al Dynamic Tone Mapping, che ora si fa Pro: AI Dynamic Tone Mapping Pro permette quindi di adattare la luminosità dei contenuti a quella che il pannello è effettivamente capace di esprimere grazie ad una minuziosa analisi. Nello specifico, viene effettuata all'interno di un singolo fotogramma un'analisi di 5184 blocchi, e per ogni blocco viene calcolata la curva ideale di luminosità e applicata di conseguenza.
Infine α9 Gen 5 garantisce un upmix audio al Dolby 7.2 per i contenuti stereo.