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Meta condannata per la pubblicità al gioco d'azzardo su Facebook e Instagram: ecco quanto dovrà pagare

Meta multata dall'AGCOM per aver permesso la promozione di giochi d'azzardo su Facebook e Instagram, violando le regolamentazioni italiane.

NOTIZIA di Luigi Cianciulli   —   27/12/2023
Meta condannata per la pubblicità al gioco d'azzardo su Facebook e Instagram: ecco quanto dovrà pagare

Meta è stata multata per aver consentito la pubblicità del gioco d'azzardo su Facebook e Instagram, violando le norme italiane.
Questa sanzione, emessa dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), è la terza di questo genere, dopo quelle inflitte a Google e Twitch.

L'AGCOM ha individuato contenuti promozionali di giochi d'azzardo su 18 profili, di cui 5 su Instagram e 13 su Facebook, insieme a 32 post sponsorizzati.
Anche se Meta ha rimosso diversi account segnalati dall'Autorità, è stata ritenuta responsabile in quanto gestore dei mezzi di diffusione.

Giocare col fuoco

Mark Zuckenberg è una figura centrale nel mondo della tecnologia ed è famoso per aver fondato e diretto il più grande social network del pianeta
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La sanzione dell'AGCOM è prevista dal decreto Dignità, articolo 9 del decreto-legge del 12 luglio 2018, n. 87.

L'AGCOM impone a Meta una multa di 5,85 milioni di euro per aver violato le norme sul divieto di pubblicità legate al gioco d'azzardo su Facebook e Instagram.

Anche se è stato evidenziato che Meta abbia ospitato passivamente i contenuti caricati dagli utenti, ha offerto attivamente un servizio pubblicitario: il comportamento ha portato l'azienda a essere responsabile dell'illegalità dei contenuti promossi.

Le parole del garante

AGCOM è un'istituzione italiana che si occupa della regolamentazione nel settore delle telecomunicazioni, radiodiffusione e comunicazioni
AGCOM è un'istituzione italiana che si occupa della regolamentazione nel settore delle telecomunicazioni, radiodiffusione e comunicazioni

Il presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, esprime apprezzamento per quanto decretato, sottolineando la chiarezza della normativa italiana sul divieto della pubblicità sul gioco d'azzardo.
Dona parla anche della violazione costante di queste norme da parte delle emittenti televisive, attraverso forme indirette, come avviene con i contenuti sponsorizzati sui social network.

Nel fare ciò richiama l'importanza del ruolo delle piattaforme verso il servizio pubblicitario e auspica un intervento più incisivo per garantire una maggiore trasparenza nell'identificazione dei post sponsorizzati, rimuovendo quelli ingannevoli o vietati dalla legge.
Tra questi rientrano, oltre a quelli legati al gioco d'azzardo, anche quelli relativi al fumo.