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Microsoft chiude la "class-action dei giocatori" contro l'acquisizione di Activision Blizzard

Si è conclusa senza praticamente procedere nel vivo la nota "causa dei giocatori" contro Microsoft per l'acquisizione di Activision Blizzard, con un accordo che non è stato divulgato.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   16/10/2024
Phil Spencer, capo di Microsoft Gaming

Microsoft ha "risolto" la class-action contro la compagnia che era stata presentata da un gruppo di privati contro l'acquisizione di Activision Blizzard, ovvero quella che era diventata nota come la "causa dei giocatori", che di fatto è stata chiusa senza particolare clamore.

La causa "Dante DeMartini et al v. Microsoft, U.S. District Court, Northern District of California" si è ufficialmente risolta "con pregiudizio da parte della corte", cosa che significa, nella struttura legale americana, che la medesima causa non può essere riformulata in futuro sulla stessa questione.

Non sono chiari i termini di questa conclusione, ma potrebbe esserci stato un accordo tra le parti, di cui ancora non si sa nulla e che potrebbe non venire pubblicato. La causa in questione era stata intentata da un gruppo di giocatori che l'acquisizione stesse infrangendo le regole dell'antitrust.

Non luogo a procedere

"Le parti si sono accordate per concludere il contenzioso", ha semplicemente riferito Microsoft ad AP News, che ha riportato la notizia della conclusione della "causa dei giocatori".

Phil Spencer durante il processo con FTC
Phil Spencer durante il processo con FTC

"Ai sensi della Regola 41 del Regolamento Federale di Procedura Civile, gli accusatori e l'Imputato, per mezzo dei loro avvocati sottoscritti, stipulano e concordano l'archiviazione con pregiudizio della Denuncia Modificata e delle richieste degli Attori in questa azione. Ciascuna parte dovrà sostenere le proprie spese e i propri onorari".

Considerando come si è sviluppata la questione, difficile pensare che Microsoft potesse avere qualche difficoltà nella causa in questione, così come resta improbabile che gli accusatori abbiano ricevuto un qualche indennizzo, ma su questo non ci sono informazioni al momento.

L'unica opposizione all'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, di fatto ormai avvenuta, resta l'FTC, che sta ancora lottando con la casa di Redmond attraverso il processo amministrativo che nel frattempo va avanti, dopo la prima sconfitta della commissione in sede federale.