Intervistato da CNBC, il CEO di Activision, Bobby Kotick, ha parlato ovviamente anche dell'acquisizione della sua compagnia da parte di Microsoft, argomento attualmente al vaglio degli antitrust che, secondo il CEO, non avrebbero però compreso bene il mercato videoludico e le sue dinamiche.
Kotick ha ribadito quanto era stato detto in precedenza anche da Phil Spencer e altri elementi di Microsoft, ovvero il fatto che buona parte della spinta all'acquisizione derivi dalla volontà di mettere piede nel mercato mobile, per la casa di Redmond. "Negli ultimi 10 anni, il business si è evoluto soprattutto sugli smartphone, dispositivi sempre più accessibili", ha spiegato Kotick.
Semplificando l'argomento, il CEO ha riferito che si tratta di giochi nella maggior parte dei casi a base gratuita, su cui il business si basa soprattutto per quanto riguarda la quantità di contenuti premium che vengono consumati a pagamento. In ogni caso, si tratta di un mercato che, in generale, è ben lontano dalla visione classica, basata su dispositivi altamente specializzati.
Questi cambiamenti, insieme ad altri, non sarebbero stati colti dagli organi antitrust che stanno esaminando il caso dell'acquisizione: "Sia l'FTC che la CMA che l'EU, non conoscono bene la nostra industria, dunque stanno cercando velocemente di recuperare informazioni per poterla capire meglio". Inoltre, ha aggiunto "Non credo che capiscano precisamente come funzioni il business free-to-play, il fatto che le compagnie cinesi e giapponesi dominino l'industria", ha detto Kotick.
"Basta guardare Sony o Nintendo, hanno delle librerie enormi di proprietà intellettuali", dunque gli antitrust secondo il CEO "sono un po' confusi su quale sia la situazione della competizione oggi. Le compagnie maggiori al mondo oggi sono gruppi come Tencent e ByteDance, che peraltro si trovano all'interno di mercati protetti".
"Abbiamo avuto molte difficoltà ad entrare nel mercato giapponese e non possiamo entrare nel mercato cinese senza un partner in joint venture, dunque la competizione non riguarda propriamente compagnie europee e americane". In sostanza, per Kotick il blocco dell'acquisizione di Activision deriverebbe da una mancanza di conoscenza approfondita della situazione del mercato videoludico attuale, perché è una cosa che non ha senso. Inoltre, rischia anche di avere effetti negativi sull'economia occidentale già in crisi.
In maniera piuttosto colorita, Kotick ha risposto anche a Rishi Sunak, primo ministro del Regno Unito, il quale ha detto in questi giorni che vorrebbe far diventare il proprio paese la nuova Silicon Valley: "Se accordi di questo tipo non riescono a passare, questa non sarà la Silicon Valley, sarà la Death Valley".