Microsoft ha chiesto alla FTC di annullare il caso Activision Blizzard, di cui attualmente è in programma un processo interno per il 2 agosto 2023. La Federal Trade Commission, ossia l'organo antitrust USA, ha tempo fino a domandi per decidere se accogliere la richiesta o se mantenere la data del processo.
Contestualmente un gruppo di ventidue membri del Congresso, appartenenti al partito repubblicano, ha chiesto formalmente alla FTC sostanzialmente la stessa cosa, ossia di cancellare il caso Microsoft-Activision per riorganizzare le risorse spostandole su casi che interessino davvero i consumatori americani.
FTC sotto assedio
Gli argomenti dei parlamentari USA ruotano intorno al fatto che l'argomento principale della FTC fosse il rischio di un Call of Duty esclusiva Xbox, quindi inaccessibile da altre piattaforme, eventualità che ormai è impossibile continuare a supportare, considerando i numerosi accordi stretti da Microsoft per i prossimi anni, tra i quali quello molto recente con Sony.
Insomma, è venuta meno la potenziale vittima e per loro il processo non ha più ragione di esistere, anche in virtù del fatto che per Microsoft sarebbe economicamente irrazionale rendere Call of Duty una serie esclusiva.
Di fatto la FTC non avrebbe più argomenti validi per contrapporsi all'acquisizione e continuare il processo sarebbe uno spreco di soldi pubblici.
L'organo antitrust USA sta ricevendo pressioni da più parti per fermare il processo, indebolito dalla sentenza che ha dato il via libera all'acquisizione nel territorio.