Le nominations
Divine Divinity
Perchè DIvine Divinity fra le delusioni? Perchè non si può far sperare il pubblico nell'arrivo di un titolo rivoluzionario e presentare un clone di Diablo. Questo è sleale. Le somiglianze con il titolo principe nella categoria action/rpg di Blizzard sono numerosissime e veramente impressionanti. Potremmo vedere in Divine Divinity un Diablo in una chiave un poco più moderna ed imbatterci nonostante tutto in numerose magagne. In fin dei conti Divine Divinity può essere considerato anche un buon titolo che però non presenta nulla di nuovo e cerca disperatamente una fusione positiva (e mancata ) fra Diablo e Baldur's Gate (mi rendo conto della bestemmia). Delusione.
Questo è quanto possiamo estrapolare dalla recensione di questo titolo: "Controverso, questo è l'aggettivo che sento si accosti in modo migliore a Divine Divinity. Un gioco che cerca di avere una propria identità ma che al tempo stesso soffre di tutti i paragoni con gli altri giochi. Un prodotto che è un mix di molti generi e che di conseguenza non avrà una sua precisa collocazione. Il rischio principale di chi deciderà di avventurarsi in Rivellon è proprio questo: cercare qualcosa che potrebbe essere in Diablo ma che è solo accennato o la vastità di BG2. Non fatelo, avvicinatevi a Divine Divinity senza questi pregiudizi e vi gusterete un buon crpg. Lineare ma complesso, semplice ma enigmatico in alcune quest questo è Divine Divinity. Infine permettetemi una piccola riflessione: in italiano il gioco avrebbe guadagnato diversi punti in sede di valutazione complessiva, superando un buon 80/100. La mancata localizzazione del gioco potrebbe decretarne la sua prematura morte, vista la concorrenza, ed è un peccato perché il prodotto dei Larian Studios si lascia giocare e leggere: i libri sono utili e contengono preziose informazioni, i dialoghi non sono difficili ma sono molti e giocare in inglese alla fine può scoraggiare."
Le nominations
UT2003
Lo confesso, da quando nel forum redazionale ho messo questo titolo fra le nomination ho paura ad uscire di casa. Vedo "headshooters" ad ogni angolo di strada, guerrieri assetati di sangue pronti a farmi vedere di che colore ho l'intestino a suon di "furie assassine". Perchè UT è una filosofia, uno stile di vita e ci sono molti ragazzi che in questo credono fermamente. Dunque tengo moltissimo a precisare che come al solito si tratta di una delusione formale legata alle aspettative della ricchissima comunità di gamers fedeli alla saga di UT da anni. Molti si aspettavano una semplice evoluzione del precedente UT mentre invece ci troviamo di fronte ad un titolo in qualche modo "diverso". Più colori, armi più fiammeggianti, azione ultra frenetica hanno lasciato molti allibiti. Ci si aspettava qualcosa di molto simile allo stile del vecchio UT, ed è arrivato un tiolo un po' fuori dallo schema. Ciò nonostante UT2003 è già bestseller... che volete... Quando si dice "addiction" ;)
Leggete cosa ne pensa a proposito il nostro Francesco Sorrentino :"Facendo il summa dei due commenti parziali precedenti, sembra quasi che UT2003 sia da bocciare. Per rendere il giudizio finale più "interattivo", vi pongo tre quesiti: 1) La potenza del computer che possedete è tale da far girare il gioco senza scadimenti di fluidità? 2) Vi accontentate di modalità di gioco ormai "inflazionate", per non dire "superate"? 3) Accettate un armamentario "riciclato" dalla vecchia versione? Se a queste tre domande avete risposto con un SI, allora UT2003 vi può andare bene già da adesso. Se invece almeno una di queste risposte è negativa, o vi "accontentate" oppure rispolverate UT e Q3A, che è la cosa migliore che possiate fare.
UT2003 è destinato a diventare, con il tempo, l'FPS che soppianterà Quake III Arena. Ma non oggi, con tutta una serie di bug, di mappe senza mordente, di modifiche da apportare al balancing delle armi e soprattutto, con computer inadeguati per godere appieno delle sue potenzialità. Sembra quasi che la Epic abbia rilasciato una versione beta, invece della finale. I numerosi mugugni dell'intera comunità di fans sono una concreta testimonianza di questo amletico dubbio. Non bastano un milione di poligoni, decine di effetti speciali o modelli ultra-dettagliati a fare di un gioco un capolavoro, ci vogliono anche un pò di fantasia e qualche "corposa" novità per infoltire un genere ormai saturo di prodotti tutti uguali, altrimenti si rischia con l'annoiare gli appassionati prima del dovuto. Avendo terminato la recensione posso finalmente disinstallare il gioco. Prossimamente, dopo che verranno rilasciate almeno un paio di patches correttive e qualche bonuspack, deciderò se varrà la pena re-installarlo.
Le nominations
Neverwinter Nights, modalità single player
A sorpresa nomination controversa per questo titolone di casa Bioware. Perchè una nomination così spinosa per questo titolo che per molti aspetti si meriterebbe di essere riconosciuto come una delle maggiori innovazioni portate nel mondo videoludico nell'anno 2002?
Il motivo è semplice, il single player di questo titolo è sterile e ripetitivo e pare essere stata aggiunto solo per conquistare la fetta di mercato non interessata al multiplayer. Perché è per il multiplayer che nasce NWN, mentre era stato annunciato come il vero erede di Baldur's Gate, e stando ai fatti questa sì che è un'eresia. Ripetitività, e scarso coinvolgimento sono le piaghe che colpiscono di più. Ma considerate che NWN nasce perché ci sia un master umano a muovere le fila della trama, il single player probabilmente è stata solo una mera scelta commerciale. NWN rimane potentissimo, tuttavia condanniamo questa scelta. ...in più pare che in redazione qualcuno non si sia trovato particolarmente a suo agio con i goblin (vero Matt?;) (Il prossimo che diffonde informazioni così false e tendenziose si ritrova a recensire Barbie Raperonzolo a vita, N.d.Matt).
Le nominations
Dungeon Siege
Ingrato è il compito di coloro che devono disporre dell'infamia di altri.
Definire Dungeon Siege una delusione è per me cosa ardua. Siamo di fronte ad un buon titolo, ben realizzato che presenta poche, marginali, pecche. Qual'è il problema allora? Il problema sta nel fatto che molti si aspettavano da questo titolo un vero crpg di nuova generazione. Nessun rpg invece, ci troviamo di fronte ad un action game basato su concetti propri dell'rpg. Possiamo dire che se DS fosse targato Blizzard molti lo accoglierebbero come il nuovo Diablo (ho sempre un po' paura a lanciare affermazioni di questo genere, perché la Santissima inquisizione Diablista è sempre in agguato). Siamo ancora di fronte ad una delusione da "false promesse", non dovuta dunque ad una cattiva realizzazione del gioco, ma all'avere illuso il pubblico che si è trovato di fronte ad un titolo diverso da quello che si era prefigurato.
Allego un piccolo estratto dalla recensione del nostro Francesco Balduini: "Dungeon Siege è un bellissimo gioco, molto divertente, ben realizzato e senza grosse pecche (alcune le ho sottolineate durante la recensione, ma sono tutte veniali). Dungeon Siege è un gioco Action costruito su una base RPG, ma rimane prevalentemente con una impostazione d'azione massiccia. E se d'altra parte avete paura di perdere tutto il divertimento poichè i vostri personaggi attaccheranno il nemico senza che voi dobbiate clikkarci sopra ogni volta, allora tornate a giocare a Diablo o a Campo Minato (li c'e' da clikkare a volontà). Se invece amate gli RPG classici, impostati su una forte trama, con tonnellate di roba da leggere, con una caratterizzazione dei PG massiccia e quests a go-go allora il mio consiglio è buttarsi su Torment (tra pochissimo uscirà la patch per giocare in italiano)... " Avete capito?