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NFT: esperto immagina un futuro dove i poveri lavorano come NPC nei giochi

Un esperto di NFT ha detto la propria sul futuro e sul fatto che lo immagine come un luogo dove i poveri lavorano come NPC nei giochi.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   07/09/2022

La testata Rest of World ha pubblicato un nuovo report dedicato a Critterz, un mondo virtuale interno a Minecraft che include gli NFT e le criptovalute. Si tratta di un classico prodotto "Play to earn", ovvero un titolo nel quale lo scopo effettivo è di guadagnare denaro.

Il fulcro della storia è legato al fatto che Critterz si è evoluto come molti altri titoli NFT. I giocatori che possono permettersi di acquistare degli NFT utilizzano un sistema interno al gioco per prestare l'NFT (necessario per giocare e modificare la parte di terreno della mappa di tua proprietà) a giocatori più poveri, principalmente provenienti dall'sud-est asiatico. Semplicemente giocando è possibile ottenere $BLOCK, un token di Critterz che si può scambiare per valuta reale: i giocatori che ottengono in prestito l'NFT lavorano e danno una parte del $BLOCK guadagnato al proprietario originale.

Un esempio rilevante è quello di un utente di successo in Critterz, Big Chief, che ha creato un "team" di bambini nelle Filippine che hanno raccolto materiali per lui nel server di Minecraft. Successivamente, ha pagato dei "costruttori di Minecraft professionisti" circa 10.000 dollari per creare un casinò nel server.

"Ho molti bambini che giocano per me, e giocano perché vogliono fare soldi extra in un Paese che li sta bloccando", ha spiegato Big Chief. Le persone nelle Filippine erano disposte a giocare in questo modo, ha aggiunto, perché "erano in grado di guadagnare quel tanto che bastava da dare valore al loro tempo".

Big Chief ha detto che i membri della sua gilda "play-to-earn" dovevano lavorare otto ore al giorno, l'equivalente di un lavoro a tempo pieno, per recuperare i costi degli acquisti NFT - ovvero i "lotti di terra" digitali - e massimizzare i ricavi il più rapidamente possibile. Tuttavia, si è detto "infastidito" dall'insinuazione che il suo utilizzo di persone svantaggiate in Paesi poveri fosse "sfruttamento".

Minecraft
Minecraft

"Non so dirvi a quanto ammonta la tariffa oraria, ma posso dirvi che la gente guadagna poco e che il costo della vita è molto basso nelle Filippine", ha detto Big Chief.

Ma con la crescita della popolarità di Critterz, il suo valore ha iniziato a diminuire: Big Chief ha dichiarato che i giocatori vendevano i loro token $BLOCK piuttosto che tenerli "perché hanno bisogno di soldi per vivere", il che, combinato con l'aumento del numero di giocatori, ha fatto scendere i prezzi. Inizialmente un $BLOCK valeva 85 centesimi di dollari, ma nel giro di pochi mesi è calato a 3 centesimi.

Il vero problema però è sorto quando Mojang ha ufficialmente dichiarato che non avrebbe più accettato server di Minecraft con integrazioni per NFT. Questo ha dimezzato all'istante il valore del $BLOCK.

"Ho trattato molti di questi ragazzi come se fossero miei figli, quindi è un po' triste che ora non possa offrire loro molto", ha detto Big Chief. "Prima aiutavo davvero molti di questi ragazzi, dando loro l'opportunità di fare un po' di soldi in più per le loro famiglie, e ora è un po' triste non poterlo fare".

Big Chief sarà però felice di sapere che in molti stanno pensando come sfruttare il mondo degli NFT e le nazioni più povere. Mikhai Kossar della compagnia di consulenza dedicata ai giochi blockchain Wolves DAO, ad esempio, ha suggerito che i poveri potrebbero essere aggiunti sullo sfondo dei videogiochi per il divertimento di altri giocatori, presumibilmente più ricchi.

"Con la manodopera a basso costo di un Paese in via di sviluppo, si potrebbero usare le persone nelle Filippine come NPC, NPC reali nel gioco", ha detto Kossar, apparentemente con serietà. A suo dire, potrebbero "popolare il mondo, magari facendo un lavoro a caso o camminando avanti e indietro, pescando, raccontando storie, facendo il negoziante, tutto è davvero possibile".

Voi cosa ne pensate?