Le azioni di Nintendo Co. sono calate del 4% a Tokyo quest'oggi, dopo l'annuncio del rimando della data di uscita del seguito di The Legend of Zelda Breath of the Wild al 2023. Il tutto ha infatti causato dubbi sui guadagni software del prossimo anno fiscale. Il problema potrebbe però risolversi da solo in poco grazie alla forte lineup di giochi di Nintendo Switch.
Ricordiamo che il produttore della serie, Eiji Aonuma, ha svelato il rimando del seguito di The Legend of Zelda Breath of the Wild tramite un video dedicato. Il filmato ha anche mostrato un nuova sequenza di gioco (che svela la Spada Suprema e il volto del protagonista) ma si è concentrato soprattutto sullo spostamento della data di uscita che era precedentemente fissata per un generico 2022. Aonuma non ha spiegato in modo preciso perché il gioco sia stato rimandato, ma possiamo supporre che lo sviluppo non sia ancora completo e che il team preferisca prendersi più tempo per perfezionare il gioco. Nintendo è solita pubblicare giochi prodotti internamente in ottime condizioni, piuttosto che fare grande affidamento sugli update.
L'analista Hideki Yasuda di Ace Research Institute ha affermato: "Il gioco dovrebbe vendere 10 milioni di copie rapidamente una volta pubblicato e questo rimando ha spinto a chiedersi se le vendite software di Nintendo per l'anno fiscale in arrivo caleranno di molto".
La perdita di valore, secondo Bloomberg, potrebbe avere però vita breve, visto che la lista di giochi in arrivo su Nintendo Switch è notevole, anche senza The Legend of Zelda. Ricordiamo infatti che sono in arrivo giochi come Splatoon 3, Xenoblade Chronicles 3 e Pokémon Scarlatto e Violetto, solo per citarne alcuni.