Nintendo Switch Pro esiste davvero? Un report di Bloomberg rivela che ci sono vari team di sviluppo, almeno undici, al lavoro su giochi a 4K per la console che tutti si aspettavano sarebbe stata annunciata quest'anno.
Quando la casa di Kyoto ha presentato Nintendo Switch modello OLED, insomma, a restarci di sasso non sono stati soltanto gli utenti, portati a credere da svariati leak e rumor che si sarebbero trovati di fronte a una piattaforma rinnovata sul fronte hardware, ma anche e sopratutto questi sviluppatori.
Parliamo nello specifico di persone al lavoro presso undici studi, fra cui Zynga, che sostengono di essere in possesso dei kit di sviluppo per il cosiddetto Nintendo Switch Pro, una versione più potente della console ibrida giapponese in grado, appunto, di gestire contenuti a 4K.
Queste fonti, che ovviamente desiderano restare anonime, non essendo state autorizzate a parlare della questione, prevedono che Switch Pro non arriverà nei negozi se non verso la fine del prossimo anno, e si tratta dell'ipotesi più ottimistica.
Naturalmente tali tempistiche sono dettate anche dall'ormai imminente debutto di Nintendo Switch modello OLED, che abbiamo provato proprio in questi giorni. Insomma, gli sviluppatori che stavano preparando giochi per il nuovo sistema dovranno aspettare, così come gli utenti.
Interrogata al riguardo, Nintendo si è limitata a dichiarare che il report di Bloomberg è "impreciso", rifiutandosi però di specificare a quali informazioni si riferisca.
Nella realtà dei fatti non è chiaro il motivo per cui il progetto di uno Switch Pro con grafica a 4K sia stato rimandato, ma stando a una persona vicina all'azienda è possibile che la decisione sia dipesa dalla scarsa reperibilità di semiconduttori.
Naturalmente esiste anche la possibilità che questa console non veda mai la luce, andando così a far compagnia ai concept accantonati nel corso degli anni. In tal caso, tuttavia, gli sviluppatori che hanno lavorato finora ai giochi destinati a girare a 4K sul nuovo hardware potrebbero avere ben più di una difficoltà a convertire tali contenuti per altre piattaforme.