Secondo Bachus non è vero che il progetto non è mai decollato, la console era anzi vicina al rilascio, e sarebbe stata anche in anticipo sui tempi. "In qualche modo, era anche un po' in anticipo sui tempi", dice il l'ex-Infinium (che fu tra l'altro uno degli uomini-chiave nello sviluppo della prima Xbox) sulla console, "perché cercava di rendere l'intero processo di accesso ai giochi molto più facile e accessibile dunque ad un pubblico più vasto", essendo la macchina progettata in particolare per lo sfruttamento del digital delivery, qualcosa come un iTunes "su scala ridotta".
Phantom era arrivato vicino alla commercializzazione, ma i problemi e gli scandali finanziari che hanno investito infine la compagnia produttrice ne hanno impedito l'uscita.
"In alcuni casi, c'è stata dell'amarezza e della cattiveria ingiustificata nei confronti del prodotto, cosa che dispiace, soprattutto se si pensa a tutti coloro che hanno invece effettivamente passato del tempo per cercare di capire il progetto e l'hanno trovato decisamente interessante". Dunque, nonostante Bachus abbia lasciato Infinium Labs nel 2005, continua a difendere l'operato di coloro che si sono impegnati sullo sviluppo della macchina ibrida console/PC: "nel complesso, auguro loro nient'altro che il successo", dice di Phantom Entertainment, "per quanto mi riguarda, credo rimanga un posto vuoto nel cuore, che appartiene a Phantom".