Il CEO di PopCap Melvin Teo ha parlato delle difficoltà tecniche che lo studio ha dovuto affrontare per portare Plants Vs. Zombies: La battaglia di Neighborville su Nintendo Switch. Nonostante la "caratura minore", il gioco è il primo ad utilizzare il Frostbite engine sulla console di Nintendo. Un motore decisamente poco propenso a girare su macchine dalla potenza limitata, tanto che il gioco all'inizio girava a 2-3 frame al secondo.
Nonostante questo lo studio è riuscito a spremere la console ibrida di Nintendo che ora è in grado di gestire in maniera piuttosto riuscita questo divertente shooter. Raggiungere questi risultati però, non deve essere stato semplice. Il Frostbite, il motore che batte in quasi tutte le produzioni di EA, è sempre stato famoso per essere piuttosto esigente sotto il profilo hardware, oltre che recalcitrante da quello dell'ottimizzazione.
Per questo motivo lo studio ha chiesto la collaborazione tecnica di QLOC SA., lo studio specializzato in conversioni su Switch che ha creato i porting di Hellblade: Senua's Sacrifice e Dragon's Dogma: Dark Arisen. Grazie a loro sono riusciti ad aggirare il limite dei 4GB di RAM della piattaforma Nintendo.
"È stata un'impresa tecnica enorme: ricordo quando abbiamo provato a lanciare il gioco per la prima volta. Girava a 2 o 3 frame al secondo, era uno slideshow. Abbiamo capito che avevamo molto lavoro da fare".
"Abbiamo quindi dovuto prendere molte decisioni ingegneristiche e fatto tante ottimizzazioni per garantire un flusso costante di 30 fotogrammi al secondo senza compromettere la qualità visiva del gioco", ha concluso Melvin Teo.
Adesso, però, il motore è ufficialmente compatibile con la console di Nintendo. Chissà se questo vuol dire che altri giochi di EA potranno essere convertiti per la console.