Secondo alcuni analisti, intervistati dal Financial Times, uno dei problemi attuali di PlayStation è chi la gestisce. Per David Gibson di MST Financial la compagnia è retta da contabili che, pur a fronte della popolarità di PS5, non riescono a farla fruttare. Il problema è per lui è che si tratta di persone non in grado di operare in un settore creativo, cui manca quindi la giusta visione.
Le parole di Gibson arrivano a commento della possibilità dell'uscita di Xbox dal mercato hardware che, nel caso, vedrà necessariamente un riposizionamento di Sony e Nintendo nello stesso. Da una parte si prevede un rafforzamento, ma dall'altra renderà più evidente il cul-de-sac in cui è finita PS5.
Una situazione difficile
PS5 viene gestita in modo molto diverso dalle precedenti generazioni di PlayStation, lanciate in perdita con la prospettiva di raggiungere il pareggio con la diminuzione dei prezzi dei componenti, così da poter tagliare il prezzo per i consumatori.
PS4 ad esempio ha avuto un taglio di prezzo complessivo di 100 dollari nei suoi primi cinque anni di vita, cosa che non avverrà con PS5. Per Gibson: "Con i contabili alla guida, Sony non hanno la giusta preparazione a tagliare il prezzo di 100 dollari per stimolare la domanda, perché farlo costerebbe 2 miliardi di profitti." L'uscita di scena di Microsoft però, potrebbe mettere ancora più in evidenza le difficoltà che sta vivendo Sony, tanto che, secondo l'analista indipendente Pelham Smithers, la compagnia giapponese potrebbe avere vita dura a far passare la necessità di lanciare nuove console in futuro.
Naturalmente quello proposto è uno scenario ipotetico, che nasce dal quadro attuale. Per adesso Microsoft non sembra intenzionata ad abbandonare completamente il mercato dell'hardware, nonostante gli dia sempre minore importanza e Sony prosegue sulla sua strada, anche se i recenti dati economici, con relativi licenziamenti, impongono una revisione delle strategie adottate. Staremo a vedere in futuro come si metterà la situazione e quali scelte saranno fatte.