La notizia del giorno è probabilmente l'ufficialità dell'arrivo di PlayStation Now in Italia, cosa che pone fine a questa sorta di isolamento del nostro paese dal servizio Sony, attivo ormai da quasi quattro anni in nord America e in parte dell'Europa. Sebbene il funzionamento effettivo del sistema sia tutto da verificare, dalle nostre parti, PlayStation Now giunge da noi ormai maturo e in grado di fornire una delle funzionalità più attese e importanti: la possibilità di effettuare il download dei giochi PS4, bypassando dunque l'annosa questione della stabilità e dell'ampiezza delle connessioni internet in Italia, che rappresentano un notevole tallone d'Achille per un servizio nato come esclusivamente basato sul cloud gaming e dunque in streaming. L'aggiunta della possibilità di download rende PlayStation Now un servizio veramente interessante per tutti, eliminando il punto debole fisiologico del cloud gaming rappresentato dai problemi di latenza e stabilità della connessione che possono compromettere in maniera drastica la fruizione, almeno per quanto riguarda i giochi PS4 sulla stessa console: per il momento, infatti, la funzionalità è limitata all'uso su PlayStation 4 dei giochi PS4 e PS2, dunque non è possibile scaricare titoli utilizzando il PC o in generale i giochi PS3 su PC e console.
Per il momento, è possibile solo registrarsi sul sito ufficiale per sottoporre la propria candidatura alla fase di beta test sul servizio, dunque questo passaggio non implica un ingresso sicuro in PS Now, visto che il numero chiuso impone una selezione agli utenti che hanno intenzione di provare il sistema, probabilmente attraverso un sorteggio. Perché il tutto cominci a funzionare a pieno regime, dunque, ci sarà probabilmente da aspettare ancora vari mesi, ma nel frattempo ci sono possibilità concrete di poter sperimentare con mano, in anteprima, il funzionamento del servizio. Attendiamo anche di conoscere i prezzi previsti per l'Italia, che tuttavia dovrebbero allinearsi a quelli vigenti attualmente negli altri paesi europei in cui PlayStation Now è attivo (Francia, Germania, Olanda, Svizzera, Irlanda, Belgio e Regno Unito), ovvero 14,99 euro al mese ma con un netto risparmio sull'abbonamento annuale che costa invece 99 euro. Se venissero confermate queste fasce di prezzo, sarebbe ovviamente consigliabile effettuare l'abbonamento da 12 mesi, visto che porta a un notevole risparmio anche su base mensile.
Contrariamente a quanto successo nei paesi di origine, dunque, in Italia, PS Now è stato ampiamente preceduto da Xbox Game Pass, servizio già molto apprezzato dagli utenti soprattutto in seguito all'incremento in quantità e qualità di titoli sul catalogo visto negli ultimi mesi. L'abbonamento di Sony, però, può contare su una platea di utenti potenziali estremamente più ampia, vista la netta predominanza di PS4 come base installata da queste parti, a cui si aggiunge la possibilità di utilizzarlo anche da PC (con le limitazioni suddette per quanto riguarda l'accesso al download dei giochi, impossibile su piattaforme diverse da PS4). L'utenza italiana è forse più tradizionalista rispetto a quella di altri paesi per quanto riguarda l'utilizzo di questi servizi integrati, ma la diffusione della distribuzione digitale anche da queste parti dimostra come ci sia spazio per tipi di acquisto e fruizione diversi rispetto a quelli tradizionali, dunque ci sono buone possibilità per un decollo di PlayStation Now in Italia.
Per quanto riguarda il confronto diretto con Xbox Game Pass, ci sono delle differenze da considerare: innanzitutto il prezzo, che è di base più alto per il servizio Sony ma compensato da una riduzione sul costo dell'abbonamento annuale. La quantità di giochi è superiore su PlayStation Now ma gran parte di questi fa parte del catalogo di PS3 e PS2, anche se i giochi PS4 stanno aumentando in maniera esponenziale. C'è chiaramente una differenza di pianificazione alla base: PS Now, al momento, non sembra voler essere un nuovo sistema di produzione e distribuzione sullo stile di Netflix del calibro di Xbox Game Pass, per cui per ora è difficile immaginarsi la stretta connessione con le produzioni first party che si vedono sul fronte Xbox. I giochi first party PS4 di grosso calibro non sono molti e non sono recentissimi, laddove sul servizio Microsoft è praticamente garantito il lancio simultaneo delle produzioni interne direttamente su Game Pass, dunque è chiaro come le rispettive visioni sulla centralità dei servizi in questione siano diverse. In ogni caso, l'introduzione del download rende PS Now un'aggiunta davvero molto interessante anche per chi teme di non avere una connessione all'altezza (nei requisiti è richiesta almeno una 5 MB ma si tratta chiaramente di un caso limite che non garantisce un'esperienza decente in streaming), mentre il fatto di poter sfruttare il cloud gaming anche attraverso PC può aprire le porte dei giochi PlayStation anche a un'ampia fetta di pubblico nuovo.