Sony ha finalmente annunciato in via ufficiale la nuova organizzazione di PlayStation Plus, che ora comprende nei nuovi tier PS Plus Extra e Premium anche PlayStation Now e ulteriori bonus ma non i giochi nuovi al lancio e questo, secondo Jim Ryan, capo di Sony PlayStation, perché tale introduzione potrebbe ridurre la qualità dei giochi.
Abbiamo visto i vari prezzi e vantaggi inclusi nei tre livelli del nuovo PlayStation Plus, piuttosto in linea con le voci che erano emerse in precedenza sul chiacchierato Project Spartacus, e come già riferito da molti non ci sono i giochi first party di Sony al lancio, nemmeno all'interno del tier più costoso.
Questo rappresenta una differenza notevole rispetto a Xbox Game Pass di Microsoft, visto che quest'ultimo include invece, come caratteristica fondamentale, tutti i giochi di Xbox Game Studios direttamente al lancio, inseriti al day one nel catalogo accessibile agli abbonati.
Questa mancanza è stata spiegata da Jim Ryan con la necessità di preservare la qualità dei giochi first party dei PlayStation Studios: "Sentiamo di essere dentro un circolo virtuoso con i team di sviluppo", ha affermato il CEO di PlayStation a GamesIndustry, "dove gli investimenti portano al successo, cosa che ci consente di effettuare ulteriori investimenti, che portano a ulteriori successi.
Ci piace questo ciclo e pensiamo che piaccia anche ai giocatori". In sostanza, per mantenere il livello qualitativo attuale dei giochi first party Sony sono necessari investimenti possibili solo attraverso il modello di mercato standard, secondo Jim Ryan.
Questo ciclo ovviamente è legato al modello di business standard, ovvero con i giochi lanciati al day one sul mercato in maniera tradizionale, con il loro prezzo standard da 80 euro su PS5. Questo non è destinato a cambiare con l'arrivo del nuovo PlayStation Plus a giugno, visto che, secondo Ryan, cambiare la struttura e inserire i giochi al lancio direttamente nel catalogo dell'abbonamento porterebbe a una sofferenza dei giochi di PlayStation Studios.
"Per quanto riguarda mettere i nostri giochi dentro al servizio, al lancio, come sapete questa non è una strada che abbiamo voluto percorrere nemmeno in passato", ha spiegato il capo di PlayStation. "E non sarà una strada che percorreremo con questo nuovo servizio. Sentiamo che se dovessimo farlo, con i giochi di PlayStation Studios, quel circolo virtuoso si romperebbe. Il livello di investimenti di cui abbiamo bisogno nei nostri studi di sviluppo non sarebbe raggiungibile e credo che l'effetto negativo in termini di qualità dei giochi che facciamo non sia quello che i giocatori vogliono".
In ogni caso, il capo di PlayStation, nell'intervista pubblicata da GamesIndustry.biz, ha anche fatto capire come la decisione non sia irrevocabile e dipenda ovviamente dalle evoluzioni del mercato, considerando come le cose sono cambiate in questi anni.